Capodanno a New York - Gennaio 2016
21.01.2016 10:20Ebbene si, il sogno di passare Capodanno nella Grande Mela si è avverato quest’anno per noi! A dire la verità è successo quasi per caso: infatti avevavmo deciso di partire per la seconda volta a New York (se vi interssa il nostro primo diario lo trovate qui) nel periodo pre-natalizio per poter approfittare dell’atmosfera e dei decori di Natale e al massimo se avessimo trovato buone tariffe ripartire il giorno di Santo Stefano. Poi un giorno per curiosità abbiamo guardato le tariffe partendo il 31 dicembre e con grande sorpresa abbiamo trovato sia il volo sia l’hotel a prezzi abbordabili (per New York e per il periodo...)!
Per quanto riguarda il volo abbiamo prenotato con Aer Lingus, quindi facendo scalo a Dublino sia all’andata sia al ritorno. Come sempre noi siamo partiti da Parigi dove abitiamo, però Aer Lingus vola da e per Dublino da molte città italiane. Per due adulti partendo la mattina del 31 dicembre e ritornando la sera del 9 gennaio abbiamo speso 1.040,08€. In più abbiamo scoperto con grande piacere che l’aeroporto di Dublino è l’unico in Europa dove si passa la dogana degli USA prima di partire, così arrivando negli Stati Uniti si evitano le lunghe code ed è come arrivare con un volo interno: basta scendere dall’aereo aspettare i bagagli e partire direttamente per la vostra destinazione senza passare per la dogana! Un vero guadagno in termini di tempo!
Per l’albergo invece abbiamo optato per una prenotazione via Expedia, come spesso ci capita quando andiamo negli USA. L’albergo prenotato è l’Hampton Inn Manhattan/United Nations: per 9 notti, con colazione e wi-fi inclusi per una camera doppia con vista città abbiamo speso 1.438,10€. E mai scelta si è rivelata migliore: intanto è molto difficile trovare un albergo a New York che offre la colazione (ottima e con ampia scelta sia di dolce sia di salato) e farla fuori vuol dire spendere almeno 10-15$ a persona al giorno. Poi la situazione geografica: sulla 43th Street, cioè nel pieno cuore di Manhattan. In effetti nel giro di 15 minuti al massimo a piedi potete raggiungere Grand Central Station, l’ONU, il Chrysler Building, la 5th Avenue, la New York Public Library, Bryant Park, Times Square, la Morgan Library, l’Empire State Building... E a Grand Central (che si raggiunge in meno di 5 minuti a piedi) ci sono svariate linee della metropolitana. E poi tutto lo staff è molto gentile e disponibile. Le camere sono pulite, abbastanza spaziose e tutto sommato abbastanza silenziose (noi eravamo al 18° piano e abbiamo dormito tranquillamente). E poi avete a disposizione anche una sala fitness, una sala con PC e stampante molto utili per fare il check-in dell’aereo e caffé, tè, cioccolata calda e cookies a vostra disposizione tutto il giorno. E uscire dall’albergo e la prima cosa che si vede è il Chrysler Building non ha prezzo!
Una volta prenotati volo e hotel siamo passati alle prenotazioni delle attività sul posto. Abbiamo quindi prenotato una bella crociera notturna con la Water Taxi, la Staute by night cruise: 19$ a persona per una bella crociera notturna che vi permette di ammirare Manhattan e la Statua della Libertà in tutto il loro splendore di luci.
Abbiamo poi prenotato la salita sul nuovo e svavillante grattacielo del World Trade Center, il One World: 64$ in due. Vi consigliamo assolutamente di andarci perché è un’esperienza unica: dall’ascensore, al teatro prima dell’osservatorio e poi l’osservatorio stesso che domina tutta la città e la baia sono esperienze che rimarranno impresse nella memoria di tutti!
Un’altra visita che abbiamo prenotato è stata quella dell’ONU. In effetti anche l’altra volta l’avevavmo fatta, ma purtoppo l’Assemblea Generale era in restauro, quindi non avevamo potuto visitarla. Ci siamo informati e questa volta i lavori erano finiti e si poteva accedere. Il costo totale per due biglietti adulti è stato di 64$. Una visita sempre molto interessante da fare (se avete fortuna potete prenotare la visita in italiano).
L’ultima cosa che abbiamo prenotato è stato il New York City Pass: 103.26€ a persona prenotati su Expedia. Questo pass è comodissimo perché vi fa accedere a 6 tra le più importanti attrazioni della città, spesso evitando anche le lunghe file. E in più avete anche sconti in certi negozi o nei negozi dei souvenir delle attrazioni visitate. Noi ve lo consigliamo perché se restate almeno una settimana è sicuro che farete tutte queste attrazioni!
Come sempre prima di partire per gli Stati Uniti vi raccomandiamo di controllare che il vostro passaporto non sia scaduto (e che non scada entro 6 mesi dalla partenza del viaggio), che sia biometrico e soprattutto di fare l’ESTA: una sorta di visto elettronico a pagamento (14$) valido 2 anni almeno 72 ore prima del decollo (o di aggiornarlo se lo avete già fatto e siete nei due anni di validità).
Ricordatevi che al momento del check-in e dell’imbarco vi chiederanno il passaporto; in più, come detto, a Dublino passerete già la frontiera statunitense: vi dovrete mettere in fila con tutti gli altri passeggeri nella parte riservata ai cittadini non statunitensi. Quando sarà il vostro momento vi prenderanno le impronte digitali delle 10 dita delle mani con uno scanner e la vostra fotografia. Controlleranno i documenti, vi chiederanno dove alloggiate e possono chiedervi l’ESTA e di mostrare il biglietto di ritorno. Vi mostreranno su uno schermo la vostra valigia domandandovi se è la vostra e dovrete mostrare un formulario che avrete riempito in precedenza in aeroporto in cui assicurate che non portate cibi freschi, semi, droga e così via. Una volta fatto tutto ciò vi metteranno un timbro sul passaporto e potete recarvi all’imbarco.
Passiamo al capitolo guide: su New York troverete una miriade di guide, tutte più o meno buone. Da parte nostra siamo partiti con 4 guide (che sono poi sempre le stesse!): la Routard (ottima per i ristoranti e le curiosità), la Guida Verde Michelin (questa volta un po’ deludente sui percorsi in città, loro punto forte di solito...), la Lonely Planet (un buon mix tra le due, ma leggermente inferiore) e la Cartoville (comoda per muoversi nei diversi quartieri).
Cosa dire del clima? Che prima di partire avevamo veramente paura di trovare molto freddo (e neve...). Tutte le persone ci dicevano che avremmo sofferto tantissimo il freddo. Invece, complice questo strano inverno, non abbiamo avuto poi così freddo, tranne un paio di giorni dove c’è stato anche un vento glaciale per il resto il freddo è stato più che sopportabile (minime sempre intorno allo zero e massime di poco superiori). E soprattutto non abbiamo avuto né neve né pioggia! Spesso un cielo blu intenso che ci ha permesso di godere a fondo di questa città e dei suoi superbi panorami.
Purtroppo ultimamente il cambio con il dollaro non è più così favorevole, noi vi consigliamo comunque di cambiare i soldi prima di partire: cercando troverete degli uffici cambio con tassi interessanti e commissioni basse o inesistenti. Ricordatevi che sul posto a ogni operazione fatta con la carta di credito (ritiro al bancomat o pagamento) la banca aggiungerà le commissioni. Noi siamo partiti con 1.000$ cash e sul posto abbiamo usato la carta di credito in poche occasioni (per gli spettacoli di Broadway o per i saldi nei grandi magazzini...).
Anche questa volta abbiamo deciso di fare un programma dettagliato giorno per giorno di cosa fare e vedere. Vi consigliamo comunque di preparare un soggiorno come questo, perché New York offre tante di quelle cose che arrivare e girare senza una meta precisa rischia solo di farvi perdere tempo e mancare qualcosa di importante. Questa volta abbiamo cercato di allargare il nostro orizzonte e ci siamo allontanati dalla parte centro-sud di Manhattan (dove risiedono i monumenti e le attrazioni più famosi della città) e visitare meglio Harlem, Brooklyn e Williamsburg. Il planning lo trovate qui sotto se volete ispirarvi. In ogni caso vi consigliamo di tentare di riunire le cose che volete vedere per zone.
E vi riproponiamo qui di seguito una piccola guida per la metropolitana di New York (alla seconda volta ci è sembrato di capire un po’ di più...!): ci sono delle linee Local (che fermano a tutte le stazioni) e delle linee Express (che fermano solo alle stazioni più importanti). Alle stazioni dove fermano le Express fermano anche le Local (sullo stesso marciapiede ma sui due lati differenti). Per esempio sullo stesso percorso a Manhattan la 6 è Local, la 4 e la 5 sono Express oppure la 1 è Local e la 2 e la 3 sono Express (e così via). Sul sito della società che gestisce i mezzi pubblici, la MTA, trovate la mappa della metro in PDF: se ci fate caso accanto ad ogni stazione c’è la linea o le linee che vi si fermano, così capirete meglio quali sono Local e quali Express. Bisogna fare attenzione perché se si vuole scendere in una stazione secondaria bisognerà prendere la Local, noi vi consigliamo di fare come i newyorkesi: prendere l'Express, scendere all'ultima stazione utile per poi prendere la Local che vi porta alla stazione giusta (e viceversa). Noi vi consigliamo di fare l’abbonamento: quello settimanale costa 31$ e si può fare alle macchinette anche in aeroporto (con soldi liquidi o con carta di credito). Altrimenti c'è una carta che si può ricaricare e che ogni volta scala il valore della corsa (2.75$).
Detto tutto ciò è arrivato il giorno fatidico della partenza! Come detto abbiamo volato con Aer Lingus facendo scalo a Dublino. Siamo partiti alle 10.20 da Parigi, arrivati a Dublino alle 11.05 locali, passato la frontiera USA (e ben due controlli di sicurezza a Dublino in più di quello di Parigi...) e ripartiti alle 15.50 per arrivare a New York JFK alle 18.30 locali. Il volo è stato tranquillo, il personale gentile, lo spazio sufficiente per essere comodi e tutti i comfort a bordo come una qualunque altra compagnia di bandiera. Proprio una bella sorpresa e da consigliare Aer Lingus! Per fortuna una volta arrivati niente frontiera e dopo aver recuperato i bagagli siamo andati a prendere l’Air Train e poi la metro a Jamaica per Manhattan (per quanto ci riguarda la soluzione migliore: relativamente veloce per soli 5$ + 2.75$ a testa).
Siamo quindi arrivati in hotel verso le 20.00 e dopo un rapido ed efficace check-in abbiamo raggiunto la nostra camera al 18° piano con bella vista sulla città! Una volta sistemati i bagagli e riposati un po’ siamo usciti per vivere la notte di Capodanno nella città che non dorme mai! Prima di partire abbiamo esitato a lungo su cosa fare in questa notte speciale: abbiamo scartato l’idea di prenotare una qualunque serata (in un ristorante, locale o crociera) perché costosissimi e soprattutto avevamo paura di un eventuale ritardo dell’aereo che ci avrebbe impedito di arrivare in tempo a queste serate. Chiaramente ci attirava la festa a Times Square ma dopo aver letto numerosi blog abbiamo capito che per noi era impossibile: ovunque c’è scritto che bisogna arrivare in piazza a inizio pomeriggio e non lasciare più il posto conquistato (onestamente non sappiamo se ci saremmo andati anche essendo già sul posto: passare delle ore fermi senza possibilità di andare in bagno o di mangiare non ci attirava particolarmente). Quindi alla fine la nostra scelta è caduta su Central Park: dove è organizzata una festa con musica e DJ dal vivo, una maratona (per chi vuole) e splendidi fuochi d’artificio! E non siamo stati delusi. Abbiamo anche tentato di raggiungere Times Square dopo la mezzanotte, ma è stato impossibile...
Per il resto della vacanza siamo riusciti a rispettare il programma che avete più in alto, salvo non entrare al museo del Memorial 9/11 perché c’era una fila enorme, al museo dei Nativi Americani perché non abbiamo avuto il tempo e al Museo di Arts & Design perché non abbiamo fatto in tempo.
Le cose assolutamente da vedere le avevamo già citate nel nostro diario del viaggio precedente (che trovate qui), però questa volta abbiamo scoperto altre cose da aggiungere alla lista:
- il quartiere di Dyker Heights se siete a New York durante il periodo di Natale: non ci sono parole per descrivere i decori delle case in questo periodo (soprattutto l’86th Street!). Una meraviglia che vi lascerà a bocca aperta (sappiate che già dal 2 gennaio cominciano a smontare tutto...);
- i Cloisters nella punta estrema nord-ovest di Manhattan: è un complesso di monasteri Europei (soprattutto Francesi e Spagnoli) smontati pietra per pietra in Europa e ricostruiti pietra per pietra qui a New York. Sembra veramente di essere in Europa! Ci si accede con lo stesso biglietto del Metropolitan Museum (ma nella stessa giornata);
- lo Skyscraper Museum: un museo piccolino che ripercorre la storia dei grattacieli nel mondo. Un consiglio: se non siete appassionati di architettura non andateci (comunque a noi è piaciuto);
- ad Harlem la zona di Sugar Hill, con le sue caratteristiche case e il bel City College of New York;
- One World Observatory: una vista eccezionale su tutta la città e la baia e una visita elettrizzante che comincia già dall’ascensore velocissimo!
- l’Intrepid Sea & Air Museum con lo shuttle Enterprise, sempre emozionante vedere da vicino queste navicelle spaziali (noi avevamo già avuto la fortuna di vedere l’Endeavour a Los Angeles);
- il quartiere di Williamsburg a Brooklyn, con le sue belle case ristrutturate e una miriade di graffiti a ogni angolo;
- sempre a Brooklyn il bel Prospect Park e la Grand Army Plaza, oasi di pace di questo quartiere;
- il Whitney Museum disegnato da Renzo Piano, soprattutto il piano con gli splendidi quadri di Edward Hopper;
- per vedere la vera Manhattan dove la gente vive andate nei quartieri di Gramercy, Stuveysant e Alphabet City.
Vi ricordiamo che volendo a New York si possono visitare tante attrazioni gratuitamente o lasciando una donazione libera in certi orari o giorni della settimana. Per esempio si accede con donazione gratuita: alla Frick Collection ogni domenica mattina dalle 11 alle 13, al Guggenheim ogni sabato pomeriggio dalle 5.45 alle 7.45, al Museo di Art & Design ogni giovedì pomeriggio dalle 6 alle 9 e al Whitney Museum ogni venerdì pomeriggio dalle 7 alle 9.30. Sono gratuiti: il Museo del Memoriale del 9/11 ogni martedì pomeriggio dalle 5 alle 9 (il Memoriale sempre), il MOMA ogni venerdì pomeriggio dalle 4 alle 8, la Morgan Library ogni venerdì pomeriggio dalle 7 alle 9, il National Museum of the American Indian e la New York Public Library sono sempre gratuiti.
E non potete non prendere lo Staten Island Ferry (quello di Working girl – Una donna in carriera): sulla punta estrema sud di Manhattan questo traghetto arancione vi porterà gratuitamente in 25 minuti fino a Staten Island passando proprio sotto la Statua della Libertà e aprendovi un magnifico panorama sullo skyline di Manhattan.
Chi dice New York dice Broadway e chi dice Broadway dice Musical! Anche questa volta siamo andati per ben due volte ad assistere a questi spettacoli che qui raggiungono l’apice della bellezza e della perfezione: A gentleman’s guide to love and murder e The Jersey boys. Diversi l’uno dall’altro ma bellissimi entrambi! Noi vi consigliamo di acquistare i biglietti per i musical il giorno stesso a TKTS: potete trovare biglietti di prima categoria scontati fino al 50%! Ci sono tre rivendite: a Times Square (1564 Broadway), a South Street Seaport (199 Water St) e a Downtown Brooklyn (1 Metrotech Center). Noi vi consigliamo quello di Seaport in quanto c’è meno fila e la stessa scelta rispetto a quello di Times Square (spesso con file interminabili). Anche quello di Brooklyn non è male, però è un po’ meno tecnologico e si fa più fatica a capire cosa c’è di disponibile.
Per quanto riguarda il mangiare bisogna dire che a New York c’è solo l’imbarazzo della scelta! Pochissimi fast food veri e propri come li concepiamo noi e un’ampia scelta di cucina americana e del mondo. Sapendo scegliere si mangia molto bene senza spendere cifre colossali. Soprattutto se si evita di mangiare seduti al tavolo serviti in un ristorante classico: dovrete aggiungre in più delle famigerate tasse (circa l‘8%) mai incluse nei prezzi anche la mancia ai camerieri (circa il 18%) perché vivono praticamente solo di queste!
Fra le varie catene e o ristoranti che possiamo suggerirvi trovate: Chpot (insalate su misura), Chipotle (ottimo tex-mex su misura), Five Guys (i migliori hamburger della città su misura), Shake Shack (ottime patatine al formaggio), Bento (con dell'ottimo sushi), Dim Sum GoGo (5 E Broadway) a Chinatown (ottima cucina al vapore cinese), Amy Ruth’s (113 W 116th Street) ad Harlem (ottima cucina americana) e Katz’s (205E Houston Street), con un pastrami eccellente e il famoso tavolo di Meg Ryan! Provate a mangiare la pizza, non aspettatevi quella italiana, è diversa ma ottima praticamente ovunque la mangerete...
E poi a Grand Central, nel sottosuolo c’è quella che si chiama food court: una serie infinita di stand con cucine di tutto il mondo e tutte ottime. Basta scegliere cosa mangiare (volendo ognuno può scegliere uno stand diverso) e poi ritrovarsi a dei tavolini comuni per mangiare insieme. Un’altra food court molto in voga attualmente è sempre vicino Grand Central: l’Urban Space Vanderbilt Market (230 Park Avenue). Stesso concetto e stand con cucine diverse e un po’ più ricercate.
E veniamo ai dolci: quelli americani sono tra i più buoni al mondo! Non potete partire da New York senza aver mangiato un cheescake (sono nati qui) o un cupcake! Le migliori pasticcerie per noi sono: Junior’s (tra gli indirizzi c’è Grand Central) per le torte con inserti di cheesecake, Eileen’s (17 Cleveland Place) ottimi mini cheesecake, Magnolia (anche a Grand Central) cupcake eccellenti, Dough (all’Urban Space Vanderbilt) enormi donuts, la catena Dunkin’ Donuts (ovunque) altri buoni donuts, Zaro (tra l’altro anche a Grand Central) buoni cheesecake e Buddy the Cake Boss (625 8th Ave) con una farandola di ottimi dolci (anche se un po’ caro)!
Ricordatevi anche che negli USA se tornate in albergo con qualcosa da mangiare non vi guarderanno male, per loro è normale prendere le cose al take away e mangiarle anche nella camera d’albergo. Ricordatevi anche che le porzioni spesso sono enormi e a volte una porzione basta per due persone (e per gli avanzi c’è il doggy bag, così non si spreca nulla!).
E per finire passiamo allo shopping: purtroppo da quando il cambio con il dollaro non è più così interessante anche gli acquisti sono meno vantaggiosi. Tuttavia se vi limitate alle marche americane (Levi’s, Nike, Puma, Calvin Klein Donna Karan e così via) riuscite ancora a fare ottimi affari. Da Macy’s (151 W 34th St) avrete un’ampia scelta delle collezioni attuali a prezzi interessanti. Century 21 (21 Dey St) vicino il World Trade Center è una specie di enorme outlet: più difficile da trovare qualcosa perché non facile da capire la disposizione, ma ottimi affari riuscendoci!
E’ la seconda volta che veniamo a New York, entrambe le volte ci siamo rimasti per una decina di giorni e sicuramente ne valeva la pena. Se avete la possibilità tentate di venire in questa magnifica città nel periodo natalizio: diventa ancor più magica! Siamo appena rientrati e già ci stiamo chiedendo quando tornarci, perché New York è così: ti entra dritta al cuore!
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