Ritorno a New York - Marzo 2022

29.04.2022 13:10

Eccoci di nuovo a New York dopo cinque anni! E questa è la quarta volta che ci torniamo, perché New York è forse la città dove più ci sentiamo a casa pur non avendoci mai vissuto!

In effetti dopo aver avuto le ferie firmate per marzo ci siamo chiesti dove andare e soprattutto se dopo due anni di viaggi a “corto raggio” in Francia o in Europa lanciarci nuovamente su qualcosa di più lontano e/o esotico. La prima idea era il Messico, purtroppo però i prezzi dei voli erano veramente alti (abbiamo poi scoperto che il Messico era una delle destinazioni più richieste del periodo) e alla fine la nostalgia per New York ha prevalso!

Quindi abbiamo prenotato i voli con Air France: 938,38€ per l’andata e il ritorno, con un bagaglio in stiva e i posti prenotati (i posti con solo due persone, più comodi) per noi due (e la possibilità di annullare fino alla vigilia del volo senza spese). Partenza da Parigi Charles de Gaulles il sabato 12 marzo e ritorno da JFK il sabato 19 marzo.

Dopo i voli ci siamo messi a cercare come sempre l’hotel, prenotato ancora una volta con Expedia, in quanto per i paesi fuori zona Euro si paga in Euro, quindi senza commissione della banca in più. Dopo varie ricerche la nostra scelta è caduta sull’Homewood Suites New York/Midtown Manhattan Times Square: per sette notti, camera standard superiore con punto cucina, colazione e wi-fi inclusi abbiamo pagato 1.284,16€. Sicuramente abbastanza, ma estremamente centrale, colazione inclusa che fa risparmiare ogni giorno soldi e tempo e la possibilità di annullare fino al giorno del check-in senza spese (e in questo periodo di Covid la cosa non è male).

Le prime due volte che siamo andati a New York abbiamo fatto un planning giornaliero con le cose da fare e da vedere (che vi consigliamo vivamente di fare le prime volte che andate, altrimenti rischiate di perdere molto tempo), questa volta, come l’ultima, abbiamo solo fatto una lista delle cose che volevamo vedere (o rivedere) e poi avremmo deciso sul posto quando e dove andare (secondo il meteo, il tempo a disposzione e la voglia del giorno).

Alcune cose però le abbiamo comunque prenotate prima di partire: la The Friends experience (52$ a persona), il nuovo osservatorio The Edge (38$ a persona) e l’altrettanto nuovo osservatorio The Summit at One Vanderbilt (59$ a persona incluso l’ascensore panoramico). Gli osservatori abbiamo aspettato veramente l’ultimo giorno prima di partire per avere più visibilità sulle condizioni meteo e soprattutto di avere il risultato del test covid negativo (perché in questo momento per entrare negli USA serve comunque un test negativo anche se vaccinati completamente).

E qualche giorno prima di partire abbiamo cambiato i soldi all’agenzia di Parigi Change de la Bourse: 1.000$ per 938,53€. Abbastanza buono, sapendo che ultimamente il cambio sta decisamente peggiorando (altro effetto secondario della terribile guerra in Ucraina).

Per quanto riguarda le guide non ne abbiamo prese di nuove, visto che ne abbiamo già molte e abbiamo portato con noi la Routard, la Lonley Planet e la Go New York. Tutte buone e differenti e che come sempre si integrano fra loro (ma in realtà poi non le abbiamo usate molto!).

Vi ricordiamo che per entrare negli USA bisogna fare l’ESTA (una sorta di visto elettronico) al massimo 72 ore prima di imbarcarsi, altrimenti non entrate negli Stati Uniti!

E poi è arrivato il giorno della partenza (con test negativo fatto la vigilia!). Passiamo quindi al racconto di questa settimana newyorkese.

Sabato 12 marzo

Prepariamo tranquillamente i bagagli visto che abbiamo il volo alle 14.20, poi carichiamo la macchina e ci dirigiamo all’aeroporto Charles de Gaulles dove la lasceremo per tutta la settimana (136,10€ sul sito dell’aeroporto, ADP). Saliamo quindi alla zona dei check-in dove imbarchiamo abbastanza rapidamente la valigia (e ci controllano il test e il pass vaccinale). Ci dirigiamo quindi verso la frontiera dove c’è una lunga fila. Passata la frontiera prendiamo una navetta che ci porta ai gate, ma subito prima di accedere ai gate passiamo rapidamente anche i controlli di sicurezza.

Decidiamo di mangiare qualcosa prima di imbarcarci, quindi in un Relay prendiamo due tramezzini per uno (tonno e prosciutto), una bottiglietta di acqua frizzante e un kit-kat nero per 9,35€ (non male se si pensa che siamo in un aeroporto).

Dopodiché ci imbarchiamo senza troppi problemi ma il volo alla fine parte con circa 55 minuti di ritardo per dei problemi al carico dei bagagli. Il volo è un po’ ballerino, causa turbolenze quasi tutto il tempo, ma il personale è gentile e simpatico e alla fine atterriamo a New York con 50 minuti di ritardo, tra l’altro con una bufera di neve in corso, quindi una volta l’aereo atterrato è scattato un applauso liberatorio da parte dei passeggeri!

Scesi dall’aereo ci mettiamo in fila per passare la frontiera, per fortuna la cosa si sbriga abbastanza rapidamente (vi prendono le impronte digitali, una foto e controllano il passaporto e l’ESTA). Purtroppo invece la nostra valigia sarà fra le ultime ad arrivare sul nastro...

Ci dirigiamo quindi verso l’Air Train che ci porta in circa un quarto d’ora alla stazione metro di Jamaica/Sutphin Blvd - Archer Av - JFK Airport (il prezzo del biglietto dell’Air Train più la metro fino in centro a Manhattan è di 10,75$ a persona) dove prendiamo la Linea E fino a Penn Station (circa quaranta minuti di tragitto).

Poi in circa cinque minuti raggiungiamo il nostro hotel che è sulla 37th Street tra l’8th e la 9th Avenues. Fa molto freddo, quindi anche i soli tre blocchi da fare sembrano lunghi. Check-in rapido (ma un sorriso in più non sarebbe guastato) e la camera è pulita e abbastanza ampia.

È ora di cena, quindi lasciamo i bagagli in camera e usciamo a cercare qualcosa per cena. Fa sempre più freddo e il vento sferza i nostri visi gelandoli. Dopo qualche giro a vuoto alla fine entriamo al Café Hestia (513 7th Ave, New York, NY 10018): prendiamo un chicken teriyaki, un pad thai di manzo, una bottiglietta di acqua frizzante e una bibita per 29,35$. Tutto buono, cucinato al momento e... caldo!

Rientriamo poi rapidamente in hotel, dove disfiamo i bagagli e ci mettiamo a dormire dopo una bella doccia calda rigenerante.

Domenica 13 marzo

Notte abbastanza tranquilla, peccato solo per il frigo che è rumorosissimo! Scendiamo a fare colazione: a buffet e con buona scelta di prodotti. Non ci aspettavamo così tanta gente!

Poi andiamo a piedi fino all’Hudson Yards per ammirare il Vessel (solo da fuori, perché è ancora presto e perché per ora si può visitare solo la base in quanto è stato teatro di molti suicidi): è una strana struttura conica con scale e ballatoi che si inseguono al suo interno, il tutto di un metallo lucidissimo. Tutto sommato molto bello, ma ce l’aspettavamo più alto e imponente, infatti è quasi inghiottito dagli edifici vicini. Un’ottima vista sul Vessel si ha dal vicino centro commerciale di Hudson Yards. Comunque fa ancora molto freddo e il vento non fa che accentuare questa sensazione!

Andiamo a piedi fino a Penn Station dove acquistiamo le Metro Card per sette giorni (34$ a persona): ci permetteranno di prendere tutti i mezzi pubblici durante la settimana di permanenza.

Prendiamo quindi la Linea 1 fino al World Trade Center dove facciamo un giro al sempre commovente memoriale dell’11 settembre e alla stazione Oculus progettata da Santiago Calatrava, molto bella, lineare ed elegante.

Proseguiamo poi a piedi fino a Battery Park, dove ci godiamo il sempre bellissimo panorama che va da Brooklyn fino a Jersey City, passando per Governors Island, la Statua della Libertà ed Ellis Island. Poi proseguiamo la nostra passeggiata lungo il fiume Hudson con di fronte lo skyline di Jersey City fino all’altezza del World Trade Center da dove riprendamo la Linea 1 fino a Penn Station.

Dopo un rapido riposino (soprattutto per scaldarci) in hotel andiamo a pranzare da Panera Bread (330 5th Ave, New York, NY 10001): prendiamo due panini al pollo, delle chips e una bottiglia di acqua frizzante per 24,64$. Tutto buono. Rientrando ci fermiamo da Krispy Kreme a Penn Station dove prendiamo quattro donuts per 8,80$ che mangiamo in hotel con un caffé. Eccellenti e per niente unti!

Riprendiamo quindi la Linea C fino alla 14th Street e poi una piccola passeggiata fino a una delle nuove attrazioni di New York: Little Island. In effetti è un isolotto artificiale costruito al posto di un molo su dei grossi piloni e trasformato in un piacevole giardino. E in più ancora una volta si gode di una bellissima vista sia di Manhattan sia di Jersey City.

Decidiamo di tornare in hotel non in metro ma risalendo a piedi via la High Line, sicuramente più piacevole della metro e meno faticosa della strada normale in quanto non ci si deve fermare ai semafori! Arriviamo quindi fino all’Hudson Yards e ne approfittiamo per vedere il Vessel anche dall’interno visto che ora è aperto (e gratuito): veramente particolare!

Risaliamo quindi fino a Times Square per cercare dei souvenir, ma non troviamo nulla che ci piaccia. In compenso troviamo Junior’s (1626 Broadway, New York, NY 10019) dove prendiamo due fette dei suoi strepitosi cheesecakes: un red velvet e un devil's food chocolate per 17,90$ che mangeremo tra stasera e domani.

Rientrando in hotel ci fermiamo in un 7-Eleven (673 8th Ave, New York, NY 10036) per prendere dei souvenir (più carini qui che nei negozi specializzati), una bottiglia di acqua frizzante e una lattina di birra per 39,24$.

Prima di arrivare in hotel per un riposino cade qualche fiocco di neve. Ripartiamo poi a cercare una pizza per cena e andiamo da 2 Bros Pizza (557 8th Ave, New York, NY 10018): dopo una discreta fila (ma i giorni seguenti ne abbiamo viste di ancor più lunghe) prendiamo una pizza pepperoni per 16$.

Metà della pizza la mangiamo in camera con il devil cheesecake: pizza buona ma dolce stratosferico! E poi prima di metterci a dormire (visto che comunque fuori fa freddo e nevica) guardiamo un po’ di televisione.

Lunedì 14 marzo

Ci svegliamo e il tempo è bellissimo e non c’è traccia di neve per terra! Scendiamo a fare colazione, sempre buona e sempre con molta gente.

Poi prendiamo la Linea C in direzione Brooklyn fino ad High Street. Da qui facciamo una bella passeggiatina fra le meravigliose stradine dell’Historic District di Brooklyn Heights e le sue belle case in legno colorate fino ad arrivare al ponticello (da cui si gode di una bellissima vista del famoso ponte) che ci porta fino alla Brooklyn Heights Promenade. Bisogna dire che sarà perché il tempo è magnifico con un bel cielo blu e che praticamente non ci sono barche che passano quando arriviamo in riva ma la vista che si ha sul quartiere finanziario di Manhattan ci toglie il respiro per quanto è bella!

Continuiamo la nostra passeggiata lungo il Brooklyn Bridge Park fino ad arrivare a DUMBO. La vista che si ha da qui è veramente spettacolare: ancora una volta tutta la parte sud di Manhattan e poi gli spettacolari Brooklyn Bridge e Manhattan Bridge che attraversano l’East River (che poi fiume non è, ma è il mare). Decidiamo quindi di tornare a Manhattan attraversando a piedi il Ponte di Brooklyn: sempre emozionante e ancora una volta tanti turisti.

Una volta su Manhattan prendiamo la Linea 6 fino a Union Square e poi a piedi fino da S’MAC East Village (197 1st Ave., New York, NY 10003) per pranzo: prendiamo un mac & cheese alpine regular e uno grande ai quattro formaggi più due bibite per 42,73$. Strepitosi!

Satolli andiamo a piedi fino all’8th Avenue dove prendiamo la Linea E fino a Penn Station e poi un riposino in hotel prima di ripartire per il pomeriggio.

Ripartiamo a piedi fino a Bryant Park (peccato che stiano smontando la pista di pattinaggio, quindi meno bello del solito), poi sotto il sempre bello ed elegante Chrysler Building fino ad entrare a Grand Central Station (o Terminal) attraversando il suo bel mercato e ammirando la grande hall centrale con i famosi quattro orologi, il cielo stellato e la grande bandiera a stelle e strisce!

Poi di nuovo a piedi fino a The Edge dove facciamo una fila non troppo lunga e scorrevole fino all’ascensore che in pochi secondi ci porta fino in cima da dove si gode di una vista strepitosa su Manhattan, Jersey City e l’Hudson fino a scorgere, piccola, in lontananza anche la Statua della Libertà. L’osservatorio ha una parte interna con enormi vetrate e una grande terrazza esterna con una parte di pavimento trasparente a picco a più di 300 metri di altezza! Anche se oggi fa meno freddo e c’è meno vento dopo un po’ rientriamo all’interno per aspettare il tramonto godendoci anche lo spettacolo degli aerei che atterrano e decollano nell’altro aeroporto di New York, Newark in New Jersey.

Uscendo nel centro commerciale di Hudson Yards ci fermiamo da Pandora per prendere dei souvenir a tema NYC, visto che Tiffany è diventata inavvicinabile (e per fortuna che le altre volte siamo riusciti a prendere qualcosa)!

Rientrando ci fermiamo da 9th Ave Gourmet Deli (480 9th Ave, New York, NY 10018) per prendere due bottiglie di acqua frizzante e due bibite per 7,26$. Quindi ceniamo in camera con i resti della pizza di ieri scaldati e l’altro cheesecake (sempre eccellente).

Dopodiché andiamo a piedi fino alla luminosissima e animatissima Times Square dove entriamo anche nel negozio di M&M'S e in un altro negozio di souvenir per prendere qualcosa da riportare a casa (e regalare). E poi rientriamo stanchi in hotel per passare la notte.

Martedì 15 marzo

Sveglia e solita colazione. Poi con la Linea E arriviamo al World Trade Center e poi a piedi fino al Brookfield Place Pear. Da qui prendiamo il Ferry per Jersey City (14$ a persona per l’andata e ritorno).

Il traghetto ci mette poco più di cinque minuti per attraversare l’Hudson e come per magia abbiamo cambiato Stato: non siamo più nello stato di New York ma nel New Jersey, anche se il magnifico skyline di Manhattan è proprio di fronte a noi, quasi da poterlo toccare!

La vista da qui è speculare a quella di domenica da Brooklyn, ma altrettanto spettacolare (e in più ancora una bella giornata)! Facciamo una bella passeggiata lungo il fiume godendoci il panorama e scoprendo una piccola parte di quest’altra città.

Riprendiamo quindi il ferry, torniamo a New York e prendiamo la Linea C fino a Penn Station. Visto che è ora di pranzo ci fermiamo da Essen (519 8th Ave, New York, NY 10018): prendiamo due porzioni di pollo fritto su riso e una bottiglia di acqua frizzante per 22,21$. Tutto buono.

Dopo un breve riposino in hotel (e uno dei tre ascensori rotti, quindi attese più ancor lunghe) andiamo a piedi fino a Times Square e ci mettiamo in fila da TKTS perché stasera è il turno di Broadway! Sono circa le 13.30, ma ci dicono che i botteghini aprono alle 15.00! Delusi lasciamo stare e andiamo direttamente al Lunt-Fontanne Theatre dove acquistiamo due posti per il musical Tina (sulla vita di Tina Turner) per 99$ a persona. Sicuramente abbiamo speso di più che non a TKTS, ma non avevamo voglia di perdere tutto quel tempo (e purtroppo il botteghino al Lincoln Center è chiuso temporaneamente).

Poi passeggiata verso la 5th Avenue fino al Rockefeller Center dove con piacere entriamo nel rinato FAO Schwarz, un’istituzione qui a New York che aveva chiuso il suo celebre negozio di giocattoli sulla 5th Aveue qualche anno fa, ma che per fortuna ha riaperto qui. Poi giretto nel centro commerciale del Rockefeller Center, sempre bello e una celebrazione dell’Art Déco!

Dopo una sosta su una panchina al Rockefeller Center ci facciamo buona parte della 5th Avenue in su fino all’inizio di Central Park e poi di nuovo in giù fino alla 40th Street. Rientrando in hotel ci fermiamo alla NY Bakery & Desserts (512 7th Ave, New York, NY 10018), dove prendiamo una fetta di un triple chocolate cheesecake e una di oreo cheesecake per 17,20$ che mangiamo in camera con il tè. Veramente buoni!

Dopo un riposino ripartiamo per una cena veloce prima del musical (alle 19.00): ma da Shake Shack c’è troppa fila quindi andiamo di fronte da Fresh & co (1359 Broadway, New York, NY 10018): prendiamo due panini, un’acqua frizzante e un cookie per 27,20$. Tutto molto buono, bio e niente fila...

E poi direzione teatro per assistere al musical (per entrare a teatro richiedono il pass vaccinale e bisogna tenere la mascherina): strepitoso! E anche interessante. Uscendo pioviggina, ma riusciamo a rientrare in hotel senza dover aprire l’ombrello.

Mercoledì 16 marzo

Sveglia, solita colazione e sempre ascensore rotto (ricordiamo che siamo comunque all’8° piano e in totale ci sono 20 piani, quindi già tre ascensori non sono sufficienti, figuriamoci due...).

Andiamo poi alla bella Posta Centrale (421 8th Ave, New York, NY 10001) vicino Penn Station per prendere quattro francobolli e spedire le cartoline. Poi prendiamo la Linea A fino a Columbus Circle e la Linea B fino a Cathedral Avenue.

Una volta fuori siamo all’ingresso nord di Central Park! Vista la bellissima giornata decidiamo di farci una bella passeggiata e attraversare tutto il parco da nord a sud: l’Harlem Meer, il Conservatory Garden, il North Meadow, il Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir, il Belvedere Castle, la Bethesda Fountain, lo Sheep Meadow, il Central Park Carousel e poi giù fino di nuovo a Columbus Circle. Qui entriamo a fare un giro nel bel centro commerciale con vetrata enorme sulla piazza e il parco.

Riprendiamo quindi la Linea 1 fino alla 79th Street e poi a piedi fino da Luke’s Lobster Upper West Side (426 Amsterdam Ave, New York, NY 10024), dove mangiamo due strepitosi lobster roll con delle chips e due bibite per 54,44$ (e personale molto gentile). Poi a piedi raggiungiamo la Levain Bakery (351 Amsterdam Ave, New York, NY 10024) dove prendiamo due cookies al cioccolato per 9$.

Riprendiamo la Linea 1 fino a Penn Station e poi in camera (non acora rifatta malgrado siano passate le 14.00) mangiamo i cookies con il caffè.

Poi arrivano per rifare la camera, quindi andiamo da Uniqlo al centro commerciale di Hudson Yards per comprarci due giacche più leggere: infatti dalla neve del primo giorno e il gelo di domenica ora fa quasi caldo! Sempre al centro commerciale da Magnolia Bakery prendiamo due banana pudding e due mini cheesecakes (vaniglia e red velvet) per 28,08$.

Rientriamo rapidamente in hotel per mettere i dolci in frigo e poi andiamo a fare un giro d’esplorazione da Macy’s (151 W 34th St, New York, NY 10001) senza però comprare nulla per ora.

E poi via all’altro nuovo osservatorio, il The Summit at One Vanderbilt. Fila abbastanza lunga ma tutto sommato scorrevole (per questioni di sicurezza fanno anche una foto come all’aeroporto). Ascensore super veloce che porta fino al primo piano di questo strepitoso osservatorio! È tutto un gioco di specchi, dove arrivando non si capisce cosa ci sia sotto e cosa sopra. Ampie vetrate con una magnifica vista su tutta Manhattan, da Central Park fino al World Trade Center e i due fiumi ai lati (con vista anche sul Chrysler Building, Bryant Park, l’Empire State Building, Hudson Yards e Times Square). E poi sessione fotografica in una capsula trasparente a strapiombo sul vuoto. E a seguire una sala con una miriade di palloncini argentati e ancora vista strepitosa. Poi si sale di un piano fino al bar e a una terrazza aperta e per chi come noi ha il biglietto completo c’è un’ascensore trasparente che sale ancora di venti metri (ma onestamente questa parte si può tranquillamente evitare, non ne vale molto la pena). Attenzione: ogni volta che si lascia una di queste sale o esperienze non è possibile tornare indietro, quindi prendetevi tutto il tempo che volete prima di continuare la visita! Per quanto ci riguarda uno dei più begli osservatori di New York (e ne abbiamo fatti cinque)!

Per cena riproviamo da Shake Shack (1333 Broadway, New York, NY 10018) visto che non abbiamo impegni dopo. Prendiamo due smoke cheeseburger, una barchetta di patatine fritte con cheddar fuso e una con in più il bacon e due bibite per 32,38$. Hamburger buoni, ma le patatine sempre strepitose! Peccato solo che ci siano pochi posti a sedere, quindi mangiamo appoggiati a un tavolo in piedi.

Rientriamo quindi in hotel per mangiarci i banana pudding di Magnolia: stre-pi-to-si! E poi ci riposiamo un po’ prima di metterci a dormire, perché è stata una lunga e stancante giornata.

Giovedì 17 marzo

Ci svegliamo e purtroppo come previsto piove. Dopo colazione andiamo da Target (112 W 34th St, New York, NY 10120) dove prendiamo qualcosa da riportare a casa (cioccolata, mac & cheese, preparati per dolci...).

Rientriamo rapidamente in hotel per lasciare gli acquisti e poi andiamo a Times Square per tentare di nuovo di prendere dei biglietti da TKTS, ma ancora una volta c’è una fila lunghissima e in più pioviggina. Quindi andiamo da Broadway Tickets (1578 Broadway, New York, NY 10036) dove prendiamo i biglietti per Come from away (97$ a persona).

Ma oggi è un giorno importante per tutti i Newyorkesi discendenti dagli Irlandesi: è il St. Patrick day! Quindi andiamo fino alla 5th Avenue e assistiamo a una parte della famosa parata con il colore verde dominante! Molto folcloristica e bella.

Decidiamo quindi di prendere la Linea R a Times Square fino a Battery Park e da lì il celebre e gratuito traghetto arancione che porta a Staten Island (e reso famoso dal film Working girl con Melanie Griffith, Sigourney Weaver e Harrison Ford).

Arrivati a Staten Island, proprio accanto a dove arriva il ferry, hanno aperto gli Empire outlets, peccato che per ora abbiano pochi negozi e ancor meno punti ristoro. È ora di pranzo, quindi da Kung-fu tea (uno dei pochi punti ristoro che troviamo e aperto) prendiamo due chicken teriyaki per 26,13$. Buoni.

Dopo aver fatto degli acquisti da Guess (e aver evitato la pioggia, malgrado sia tutto all’aperto) riprendiamo il traghetto per tornare a Battery Park e riprendere la Linea R fino alla 34th Street, entrare da Macy’s e prendere dei jeans (visto che agli outlet non avevamo trovato molto).

Rientrando in hotel ci fermiamo da Cinnabon (1313 Broadway, New York, NY 10001) dove prendiamo due strepitosi cinnamon roll per 10,43$. Cinnamon roll che mangiamo in camera con il thé, aspettando che nel frattempo la lavatrice e l’asciugatrice facciano il loro dovere (3,50$ a ciclo).

Recuperiamo i panni dall’asciugatrice giusto in tempo per andare al Gerald Schoenfeld Theatre per il musical di stasera: bello, corale, toccante e ci ha fatto scoprire una storia vera che non conoscevamo! Peccato le sedie scomode...

Rientriamo quindi a piedi in hotel dove per cena mangiamo i due cheesecake di Magnolia presi ieri: eccellenti! E poi tranquillamente a dormire.

Venerdì 18 marzo

Sveglia con il cielo leggermente coperto.

Dopo la solita colazione prendiamo la Linea R fino alla 14th Street e poi vaghiamo per il sempre bello Greenwich Village fino ad arrivare a Washington Square dove ci riposiamo su una panchina e piano piano anche il sole torna a splendere.

Risaliamo poi la Broadway con tutti i suoi negozi fino ad arrivare a Union Square e poi ancora più su fino al Madison Square Park dove il suo edificio emblematico, il Flatiron Building, è in restauro e presto ospiterà un hotel di lusso. Su un lato della piazza ha aperto un megastore su Harry Potter (935 Broadway, New York, NY 10010), quindi decidiamo di fare un giro in quest’universo.

Si è fatta ora di pranzo quindi mangiamo da Dim Sum Sam (28 E 23rd St, New York, NY 10010) degli ottimi dim sum di quattro tipi: ai gamberetti, al pollo, all’anatra e di maiale per 30,28$ con una bottiglietta di acqua frizzante. Andiamo poi da Cinnabon (688 6th Ave, New York, NY 10011) dove per 10,20$ prendiamo un bicchierino di centri di cinnamon rolls (center of the roll) e cinque mini frittelle alla cannella (cinna sweeties) che andiamo a mangiare su una panchina del Madison Square Park, animatissimo in quanto è ora di pranzo e una giornata splendida!

Poi si è fatta quasi l’ora per The Friends experience, quindi raggiungiamo l’edificio e ci mettiamo in fila (un po’ confusa in quanto anche con la prenotazione eravamo mischiati e ogni volta dovevano chiamare le persone dell’orario che entrava...). Una volta dentro la magia fa il suo effetto (soprattutto e SOLAMENTE se siete fan della serie come noi): ci sono vari ambienti che riproducono esattamente il divano della sigla, l’appartamento di Monica e Rachel e quello di Chandler e Joey, il Central Perk e altri ambienti o oggetti legati alla serie. Si possono fare tutte le foto che si vuole e loro fanno delle foto “professionali” che poi spediscono via mail (incluse nel biglietto). Insomma se siete fan di Friends come noi andateci, altrimenti usate il tempo e i soldi in altre attività!

Riprendiamo poi la Linea 6 fino a Bleeker Street e attraversiamo buona parte di Little Italy fino ad arrivare al negozio di Natale Christmas in New York - Little Italy (142 Mulberry St, New York, NY 10013) dove compriamo un altro addobbo per il nostro albero. E poi risaliamo fino da Eileen's Special Cheesecake (17 Cleveland Pl, New York, NY 10012) dove prendiamo quattro mini cheesecake (banana, oreo, cioccolato e red velvet) per 23$.

Riprendiamo quindi la Linea R fino alla 34th Street e rientriamo in hotel per riposarci e mangiarci due cheesecake (eccellenti), gli altri sono per la cena.

E per cena usciamo a cercare una pizza, dopo vari giri alla fine andiamo da Upside pizza (598 8th Ave, New York, NY 10018) dove prendiamo quattro fette: due pepperoni, una ai funghi e una margherita, più una bibita per 20$. La pizza (più buona della prima) e i due cheesecake li mangiamo in camera.

Dopo cena usciamo a fare un’ultima passeggiata per goderci Manhattan di notte e arriviamo sulla East side e ci rendiamo conto che rispetto alla West side, dov’è il nostro albergo, sembra un’altra città: più tranquilla e pulita e con meno traffico. Ci ripromettiamo di venire a dormire da questa parte la prossima volta (perché ci sarà sicuramente una prossima volta!), l’unico aspetto negativo è che ci sono meno opportunità per mangiare.

E poi stanchi torniamo in hotel per passare quest’ultima notte a New York.

Sabato 19 marzo

Sveglia con cielo grigio, ma per fortuna non piove come avevano previsto.

Dopo la colazione facciamo tristemente i bagagli (riempiti di tanti souvenir e acquisti), ma il tempo invece di peggiorare migliora! Quindi rimpiazziamo gli ombrelli con gli occhiali da sole!

Facciamo check-out, lasciamo le valigie al deposito bagagli e prendiamo la Linea A fino alla 14th Street e ci facciamo una bella passeggiata al West Village, passando davanti gli “appartamenti” di Carrie Bradshaw di Sex & the City (66 Perry St, New York, NY 10014) e di Friends (90 Bedford St, New York, NY 10014) per arrivare di nuovo a Washington Square e goderci un po’ di sole su una panchina.

Proseguiamo la passeggiata fino a SoHo, dove compriamo altre due magliette ricordo e poi torniamo al Village e andiamo da Emmett’s (50 MacDougal St, New York, NY 10012), che avevamo prenotato il giorno prima: ci prendiamo una stratosferica Chicago Deep Dish Pizza meatlover (che ci riempie fino alla cena in aereo) accompagnata da una birra e una bibita per 50,45$ (mancia inclusa). Eccellente!

Per digerire risaliamo a piedi fino al Whitney Museum da dove comincia la High Line che faremo tutta fino a Hudson Yards, da dove rientriamo in hotel per recuperare le valigie. Prendiamo quindi la Linea E fino a Jamaica/Sutphin Blvd - Archer Av - JFK Airport e poi l’Air Train fino al Terminal 1 di JFK.

Il check-in, il controllo sicurezza e la frontiera sono abbastanza rapidi. Aspettando l’imbarco da un Dunkin’ donuts ci prendiamo due donuts al cioccolato per 4,50$ (buoni, ma quelli di Krispy Kreme sono migliori).

Ci imbarchiamo in orario, ma purtroppo ci sono dei passeggeri che hanno fatto il check-in on line che non sono saliti a bordo, quindi devono ricontrollare e soprattutto scaricare i bagagli se li hanno spediti in stiva, quindi ci staccano dall’hub con circa 40 minuti di ritardo. Ma prima di arrivare sulla pista di decollo ci bloccano di nuovo: sta arrivando un grosso temporale (e in effetti poco dopo la pioggia e i fulmini si scatenano) e hanno bloccato sia decolli che gli atterraggi. Alla fine decolliamo con circa 1,30 di ritardo.

Il volo per fortuna è tranquillo e atterriamo con “solo” 45 minuti di ritardo. Sorpresa: la persona che deve attaccare la passerella all’aero non c’è! Quindi aspettiamo ancora venti minuti bloccati in aereo prima di poter scendere... E alla frontiera la fila è lentissima.

Per fortuna la valigia arriva subito, recuperiamo la macchina e torniamo a casa velocemente. E questa volta doppiamente tristi: non solo la settimana nella nostra amata New York è finita ma questo è il primo viaggio in cui purtroppo Misha non ci aspetta più...

New York è sempre un’ottima idea dice un azzeccato slogan e noi non possiamo che essere d’accordo! Dobbiamo dire che questa volta rispetto all’ultma (cinque anni fà) l’effetto covid si nota molto: ci sono (purtroppo per loro) molti più barboni, molti negozi sono chiusi (così come molti punti ristoro) e i prezzi (soprattutto per mangiare) sono decisamente aumentati. E poi la cannabis è legalizzata e noi, pur non essendone fruitori diretti, passivamente ne abbiamo inalata molta (in quanto la si fuma tranquillamente per strada passeggiando e facendo shopping!).

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