South-West: Arizona/Utah/Nevada/California - Settembre 2010

08.07.2014 16:16

Questo viaggio per noi ha rappresentato il nostro viaggio di nozze… 9 anni dopo il matrimonio! Sì perché ci siamo sposati nel 2001, abbiamo fatto tanti piccoli viaggi ma IL Viaggio non eravamo mai riusciti a farlo.

E per potercelo permettere abbiamo risparmiato per 3 anni e ci siamo fatti anche il regalo di farcelo organizzare da un’agenzia di viaggio: sicuramente abbiamo pagato più caro di quanto ci sarebbe costato se lo avessimo organizzato da soli, ma per questo viaggio abbiamo voluto fare così. A posteriori bisogna dire che siamo stati molto contenti dell’organizzazione, che non abbiamo avuto nessun problema per l’aereo, la macchina e gli alberghi. Così facendo però si perde un po’ anche il gusto di preparare il viaggio da soli, perché il viaggio già comincia nel momento della preparazione e dell’organizzazione!

Grand Canyon

Abbiamo deciso quindi di fare un circuito nel sud-ovest degli Stati Uniti che toccava gli stati dell’Arizona, dello Utah, del Nevada e della California. Per prima cosa abbiamo deciso più o meno quali tappe fare e di vedere quali circuiti proponevano le varie agenzie. Ci siamo resi conto che quello che volevamo noi praticamente non lo proponeva nessuno: in linea di massima arrivare a Phoenix in Arizona e dopo aver attraversato gli altri stati ed essere arrivati a San Francisco scendere lungo la costa fino a Los Angeles. Praticamente tutti proponevano invece circuiti che iniziavano a Los Angeles e dopo aver toccato gli altri stati terminavano a San Francisco, evitando la costa…

Fortunatamente nella seconda agenzia di Parigi (dove viviamo) che abbiamo contattato (Compagnies du Monde) l’agente di viaggio ha capito le nostre esigenze, proponendoci di arrivare a Phoenix e di ripartire da Los Angeles come volevamo noi (e la parte più interessante del tratto Los Angeles – Phoenix l’avremmo recuperata in seguito in un altro viaggio: il Joshua Tree National Park e Palm Springs).

Monument Valley

Se decidete di organizzare questo percorso da soli premunitevi di molta pazienza soprattutto per la prenotazione dei voli: dovrete infatti cercare sui vari siti delle compagnie aeree le multi-destinazioni (cioè l’andata e il ritorno su città diverse) e non sempre è facile ritrovarli sui vari siti. Sono soprattutto le compagnie americane che volano su Phoenix, che non è uno degli aeroporti maggiori degli States. Alla fine noi abbiamo volato con America Airlines facendo scalo sia all’andata sia al ritorno: Parigi-Dallas-Phoenix all’andata e Los Angeles-New York-Parigi al ritorno. Abbiamo fatto scalo perché il prezzo era molto interessante (circa 650€ a persona) e avevamo 15 notti nel percorso, quindi potevamo perdere un po’ di tempo nel viaggio.

Per quanto riguarda la macchina la prenotazione è stata con la ALAMO e abbiamo chiesto di spezzarla in due in quanto l’hotel di San Francisco non aveva il parcheggio e restavamo 3 notti: se avessimo lasciato la macchina al parcheggio pubblico ci sarebbe costato di più che non lasciarla arrivando e riprenderla ripartendo. Alla fine il costo per 15 giorni è stato di circa 600€ con inclusi il kilometraggio illimitatato, il secondo conducente e le assicurazioni. L’agenzia ci ha fornito un road book, con le mappe e gli itinerari tra un posto e l’altro, dicendoci che il GPS era inutile, noi però lo avremmo volentieri voluto con noi arrivando a San Francisco, con i suoi sensi unici e divieti di svolta a sinistra, un vero incubo! E se la prenotazione la fate da soli in ogni caso non avrete il road book dell’agenzia, quindi il GPS sarà necessario anche se al di fuori delle città è molto semplice guidare.

Lake Powell

Il consiglio dell’agente di viaggio si è rivelato molto utile al momento di decidere le tappe e soprattutto quanto soggiornare in ognuna di esse: infatti non conoscendo i vari luoghi il suo aiuto e la sua esperienza ci hanno aiutato a fare le buone scelte, come ad esempio restare 2 notti a Bryce Canyon piuttosto che al Grand Canyon o di avere una camera vista lago a Lake Powell.

Il periodo che abbiamo scelto per fare questo viaggio è stata la seconda metà del mese di settembre con partenza il 18, proprio qualche giorno dopo il nostro anniversario di matrimonio. Eravamo un po’ titubanti per il tempo meteorologico che avremmo potuto trovare e invece in quei posti trovare brutto tempo è veramente difficile (salvo in pieno inverno)! Infatti per 2/3 del viaggio abbiamo avuto cielo blu, sole e caldo, per fortuna secco quindi sopportabile. L’ultimo 1/3 del viaggio, da San Francisco a Los Angeles abbiamo avuto giornate nebbiose, soprattutto lungo la costa e un po’ più fresche, ma niente di drammatico.

Le guide che ci hanno accompagnato in questa nostra avventura sono state la Guida Verde Michelin e la Lonely Planet, entrambe ottime guide per i percorsi e le spiegazioni. Noi vi consigliamo anche di prendere l’Annual Pass per l’ingresso ai parchi nazionali che costa 80$. La carta potete comprarla direttamente sul posto al primo parco che visiterete al Visitor Center, in seguito basta mostrarla all’ingresso di ogni parco con un documento (infatti è nominativa e bisogna firmarla): e non pagherete l’ingresso ai parchi nazionali (intorno ai 20$ a macchina a parco).

Goosenecks Park

Prima di partire ricordatevi comunque di avere un passaporto valido e biometrico (altrimenti vi servirà il visto) che non scada entro 6 mesi e di fare l’ESTA, una sottospecie di visto elettronico a pagamento valido 2 anni almeno 72 ore prima della partenza. Ricordatevi anche che quando arriverete negli USA per passare la frontiera bisogna avere sempre molta pazienza: file separate per i non americani, spesso lunghe, impronte digitali delle 2 mani e fotografia. E poi vi possono chiedere l’ESTA, il biglietto di ritorno, dove soggiornate e non potete portare con voi cibi freschi, fiori, semi…

Dopo 12 ore di viaggio fino a Dallas, uno scalo di 3 ore e un altro volo di 2 ore per Phoenix siamo finalmente arrivati a destinazione e il nostro primo impatto uscendo dall’aeroporto per andare a prendere la macchina a noleggio è stata: chi ha acceso il forno?!?!?! Malgrado fossero le 22 c’erano almeno 35 gradi! Una volta presa la macchina (noi vi consigliamo di chiedere una marca giapponese perché consumano molto meno rispetto a quelle americane) e i primi 5 minuti di disorientamento con il cambio automatico (ma poi non ci penserete più) la nostra avventura è cominciata!

Qui di seguito vi mettiamo le nostre tappe con gli hotel e quello che più ci ha colpito (o cose da non perdere anche se non famose!):

1 giorno: notte a Scottsdale (nella zona nord di Phoenix) hotel Zona Hotel & Suites: bell’albergo con piscina, noi ci abbiamo solo dormito (e buona colazione);

Bryce Canyon

2 giorno: passaggio per Sedona con le sue stupefacenti rocce rosse e arrivo al Grand Canyon a Tusayan, hotel Canyon Plaza Resort: albergo abbastanza anonimo ma comodo perché all’ingresso del parco e con una colazione standard. Qui abbiamo comprato il nostro Annual Pass al Visitor Center subito prima dell’ingresso del parco. Il parco è grandioso, qui ha veramente senso la parola immensità. Vi consigliamo di aspettare il tramonto perché i colori diventano strepitosi. E di andare ad ammirare il Canyon in più punti, sarà sempre una sorpresa!

3 giorno: fine della visita del Grand Canyon e arrivo a Kayenta e alla mitica Monument Valley sfondo di innumerevoli film western, notte all’Holiday Inn Kayenta, hotel carino ma un po’ troppo lontano dalla Monument Valley. L’ingresso non è incluso nel Pass, perché non è un parco nazionale ma è degli indiani (costo d’ingresso 5$ a persona). Se volete scendere tra i monoliti della valle potete farlo in macchina, ma la strada è bianca quindi meglio un fuoristrada, potete farlo con visite di gruppo con i loro fuoristrda al costo di 80$ a testa. Non lontano dalla Monument Valley potete visitare il Mexican Hat e soprattutto il Goosenecks State Park, entrata libera e paesaggi spettacolari, non perdetevela.

Las Vegas

4 giorno: lasciamo l’Arizona per lo Utah con arrivo a Page e soprattutto al Glen Canyon e alla sua diga sul fiume Colorado che forma lo spettacolare Lake Powell, dove le rocce rosse si immergono nel blu delle acque, una vera meraviglia. Noi abbiamo dormito al Lake Powell Resorts & Marinas, abbiamo avuto una camera vista lago: spettacolare! Buono anche il ristorante. Da non perdere una crociera sul lago, l’escursione all’Antelope Canyon (mangerete tanta sabbia ma è stupendo) e affacciatevi sull’Horseshoe Band, dove il Colorado forma un’ansa perfetta.

5-6 giorni:  arrivo a Bryce Canyon (passando per il colorato Red Canyon): come avete capito gli aggettivi per descrivere questi luoghi sono spesso gli stessi, stupendo, spettacolare, eccezionale, meraviglioso… e Bryce li racchiude tutti! Noi abbiamo alloggiato al Best Western Ruby’s Inn, approfittando anche del buon ristorante e della colazione (non perdetevi l’hot-cake, un super pan-cake!) e anche della lavanderia automatica… Il canyon è una sorpresa continua, esploratelo, cambiate prospettiva e non ve ne pentirete mai!

7 giorno: dopo aver attraversato Zion Park (purtroppo senza poterci fermare per mancanza di tempo, ma solo atttraversandolo sembra già maestoso) siamo arrivati in Nevada nella città del peccato: Las Vegas! Qui abbiamo dormito al mitico Luxor. Per chi non è un giocatore (come noi) il passatempo è entrare in tutti gli hotel per vedere il decoro (spesso kitch) e godersi gli spettacoli gratuiti fuori (se avessimo avuto più tempo avremmo assistito anche a uno spettacolo del Cirque du Soleil per esempio).

Death Valley - Zabriskie Point

8 giorno: arrivo in California nella torrida Death Valley a -86 metri sotto il livello del mare: uno spettacolo quasi infernale, un caldo estremo ma secco, distese di sale e un’oasi nel bel mezzo dove abbiamo dormito, al Furnace Creek Ranch, albergo carino (l’unico da queste parti), con ristorante un po’ troppo caro (ma essendo i soli non avrete molta scelta…), ma almeno buono. Noi vi consigliamo di non perdere la vista da Dante’s Peak e soprattutto di ammirare Zabriskie Point e le sue dune pietrificate!

9-10 giorni: dopo aver lasciato la Death valley e aver ammirato il Mono Lake e le sue formazioni solforose siamo saliti fino a 3000 metri per accedere a Yosemite, dormendo al Yosemite View Lodge, bell’albergo ma un po’ lontano dal parco, ma con un’ottima pizzeria! Da non perdere al parco l’Half-Dome e El Capitan e se non c’è siccità le cascate e il Mirror Lake e una zona con le sequoie giganti.

11-12-13 giorni: arrivo a San Francisco con i suoi Cable Cars, i suoi ponti (Golden Gate & Bay Bridge), il suo Financial District (con la Transamerica Pyramid su tutte), le sue case vittoriane (Painted Ladies su tutte), i suoi parchi, il porto, Alcatraz e…la cioccolata di Ghirardelli! Noi siamo stati all’hotel Abri, in pieno centro vicino a Union Square: buono, ma chiedete una camera tranquilla!

Yosemite

Giorno 14: lasciata San Francisco abbiamo cominciato il nostro viaggio verso sud sulla costa fermandoci a dormire nella bella Monterey all’hotel Abrego, bellissimo hotel, calmo e rilassante. Non perdetevi la bella Carmel by the Sea vicina a Monterey con le sue case sull’Oceano, uno spettacolo.

Giorno 15-16: abbiamo continuato la nostra discesa verso Los Angeles lungo la costa sulla mitica Pacific Highway 1, una delle strade panoramiche più belle al mondo, peccato ci fosse la nebbia! Da non perdere Big Sur, i leoni marini sulle spiaggie e la bella Santa Barbara. A Los Angeles abbiamo la fortuna di essere ospitati da una nostra amica italo-americana, quindi non possiamo segnalarvi alberghi. Qui da non perdere sono Santa Monica, Long Beach, il Getty Center, la Getty Villa, Hollywood, il Griffith Park, Beverly Hills, Disneyland e gli Universal Studios.

San Francisco

Il nostro viaggio è finito qui a Los Angeles, lasciandoci una malinconia infinita per questi posti e questi parchi (siamo tornati altre volte in California visitando anche la splendida San Diego, le spettacolari sequoie giganti nel parco omonimo e gli strabilianti Joshua Tree nel loro parco nazionale). Una cosa è certa, almeno per noi: le città statunitensi sono bellissime, ma il meglio di loro gli Stati Uniti lo danno con i grandiosi parchi naturali, qui la natura diventa veramente maestosa e si lascia un pezzo di cuore ovunque, con la voglia di tornarci il più rapidamente possibile e di scoprire altri parchi, sicuramente eccezionali come quelli che abbiamo visitato!

Santa Barbara

 

 

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