Vigneti Bordeaux - Settembre 2025
22.09.2025 14:41Avevamo già visitato la bella città di Bordeaux in due occasioni (trovate qui uno dei due viaggi) e la costa atlantica vicina, ma non avevamo mai visitato la regione dei suoi vigneti e quest’anno abbiamo deciso di passarci un bel week-end a settembre.
Come sempre la prima cosa che abbiamo prenotato sono stati i voli da Parigi (vi ricordiamo che viviamo nella sua regione) a Bordeaux con Air France: 316,74€ per noi due con bagagli in stiva inclusi.
Poi ci siamo dedicati alla prenotazione della macchina e alla fine abbiamo prenotato con Dollar per due giorni un’utilitaria per 191,64€ con tutte le assicurazioni incluse e il kilometraggio illimitato.
A seguire cominciato la caccia all’hotel: la zona è abbastanza costosa e i week-end di settembre sono abbastanza richiesti, vuoi perché comincia l’autunno e le temperature sono più vivibili e i colori più accesi vuoi perché è il momento della vendemmia. Dopo una lunga ricerca abbiamo prenotato Les secrets – Château Pey la Tour: 165€ per una camera premium con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi. Sempre sul loro sito abbiamo anche prenotato la cena del sabato sera nel loro ristorante omonimo.
Abbiamo in seguito prenotato il parcheggio all’aeroporto per il week-end direttamente sul sito di ADP: 54,72€ per due giorni, nella zona premium, più vicina al terminal.
Come guida avevamo una Routard (in francese), sempre molto utile e ricca di suggerimenti utili, come ad esempio la prenotazione anticipata della visita dei sotterranei di Sant Emilion, che abbiamo prontamente fatto: 15€ a persona.
Chiaramente non serve il passaporto per venire da queste parti, basta la carta d’identità, non servono visti e in Francia c’è l’Euro come in Italia, quindi nessun bisogno di cambiare soldi.
E anche in questo caso è tutto per l’organizzazione del viaggio. Trovate qui di seguito il diario.
Sabato 13 Settembre 2025
Sveglia all’alba, caffè veloce a casa, chiudiamo la valigia e partiamo. Circa 30 minuti senza traffico e siamo a Charles de Gaulle da dove parte il nostro volo.
Questa volta i voli di Air France hanno una scomoda particolarità: saranno in due terminal diversi. Privilegiamo il ritorno, parcheggiando al Terminal 2G, da dove prendiamo una navetta che ci porta in pochi minuti al Terminal 2F.
Imbarchiamo la valigia rapidamente così come passiamo i controlli di sicurezza altrettanto rapidamente e poi aspettiamo di imbarcarci.
L’imbarco è abbastanza rapido e decolliamo con una decina di minuti di ritardo verso le 8,30. Dopo poco più di un’ora di volo tranquillo atterriamo con cinque minuti di ritardo alle 9,40 all’Aeroporto di Bordeaux-Mérignac.
I bagagli arrivano abbastanza rapidamente e poi andiamo al banco della Dollar per prendere la macchina. C’è un po’ di fila e aspettiamo una mezzoretta prima che sia il nostro turno. Ci assegnano una Opel Corsa abbastanza di base, ma tutto sommato comoda.
E poi partiamo. Il traffico sulla tangenziale di Bordeaux è abbastanza intenso ma per fortuna anche scorrevole e impegniamo circa un’oretta per raggiungere la prima tappa di questo week-end: Libourne.
Parcheggiamo (gratuitamente) e cominciamo a esplorare la cittadina: per prima cosa passeggiamo lungo le rive della Dordogna, fiume enorme di un marrone intenso, ma i fiumi in questa regione sono spesso di questo colore (un po’ come il Mississippi). E poi ammiriamo la bella Porte de Libourne, unica vestigia delle mura della città e passeggiando fra le sue stradine con bei palazzi arriviamo nella centrale Place Royale con una bella fontana centrale, portici e il bel Municipio.
Continuiamo a passeggiare fino ad arrivare nella Place Decazes. È ora di pranzo e decidiamo di mangiare al Bistro Regent (2 Espl. François Mitterrand, 33500 Libourne), catena che conosciamo abbastanza bene perché ci mangiamo spesso anche a Parigi. Ci sediamo in terrazza, visto che malgrado dei nuvoloni per ora non sembra debba piovere. Prendiamo una scaloppina di pollo, un trancio di salmone conditi con la loro salsa Charmélcia accompagnati da insalata e patatine fritte a volontà, una bottiglia di acqua frizzante e due caffè. Paghiamo 41,10€. Rimaniamo un po’ delusi perché le patatine fritte erano veramente molto unte a differenza di quelle che ci servono a Parigi di solito. Ma va bene lo stesso.
Ritornando verso la Place Royal ci fermiamo alla Patisserie Lopez (18 Rue Gambetta, 33500 Libourne) dove prendiamo delle specialità della regione: due canelé e un mini gâteau basque per 6,90€. Dolcetti che mangiamo immediatamente su una panchina fuori la pasticceria: eccellenti.
Ritornando verso la macchina ammiriamo dall’esterno la bella chiesa di Saint Jean-Baptiste: solo dall’esterno in quanto è in restauro, ma l’esterno è finito ed è molto bella.
Riprendiamo la macchina e in pochi minuti arriviamo alla Chapelle Royale Notre-Dame de Condat. Anche questa possiamo ammirarla solo dall’esterno: non ci sono orari o cartelli che indicano come vistare l’interno! Ci accontentiamo.
Neanche un quarto d’ora e arriviamo alla seconda tappa di oggi: Saint Emilion. Arrivando notiamo che sulla strada che porta al paese sono parcheggiate tantissime macchine. Una volta alle porte del paese i parcheggi sono in effetti pieni. Quindi torniamo indietro e parcheggiamo anche noi in strada vicino i vigneti (patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO) nella zone della Gaffelière.
Una decina di minuti e siamo quindi nel centro di questo bellissimo paese tutto arrampicato. Iniziamo a passeggiare ammirando i bellissimi e tipici palazzi di pietra gialla che si affacciano sulle stradine e arrviamo fino alla Place de l’Eglise Monolithe che è veramente suggestiva e il fulcro del paese. Continuiamo a passeggiare fino alla Collégiale de Saint-Emilion e il suo bel chiostro. Ci affacciamo dalla Place du Clocher che domina il paese e la sottostante Place de l’Eglise Monolithe. E poi ancora fino al Cloitre des Cordeliers.
Riscendiamo poi alla Place de l’Eglise Monolithe da dove parte la vista guidata che abbiamo prenotato per le 15,30. Aspettiamo una decina di minuti e poi arriva Benjamin che sarà la nostra guida. Il gruppo è costituito da una trentina di persone e la visita è in francese (ma per chi vuole ci sono delle schede con spiegazioni in varie lingue).
La visita si articola su quattro monumenti: l’Ermitage di Saint Emilion, la Cappella della Trinità, le Catacombe e la Chiesa Monolitica. Il primo è una sorta di grotta dove la legenda vuole che sia vissuto Saint Emilion (carina). La Cappella della Trinità invece è molto bella e ben restaurata. Le Catacombe sono interessanti. E la Chiesa Monolitica veramente impressionante. Benjamin molto simpatico e bravo (non si possono fare fotografie).
Finita la visita ritorniamo tranquillamente alla macchina e in una mezzoretta arriviamo all’hotel, che è immerso nelle vigne. La nostra camera è carina ma la cosa più bella è sicuramente la vista strepitosa sui vigneti a perdita d’occhio!
Ci riposiamo un po’ aspettando l’ora di cena e facciamo anche una passeggiata verso il tramonto verso i bellissimi vigneti.
A cena andiamo al ristorante dell’hotel dove avevamo prenotato un tavolo per le 20, il Pey La Tour La Table (32 Av. de la Tour, 33370 Sallebœuf): prendiamo una plancia di prosciutto iberico Bellota da dividere, una bistecca di tonno con mais, coriandolo e limone verde, una bistecca di manzo con salsa al vino rosso e mirtilli e una riduzione di lattuga, un dolce al cioccolato pralinato al sesamo con zenzero, una faisselle di formaggio di capra con fragole, crumble e gelatina di vino rosso, una bottiglia d’acqua frizzante, un bicchiere di Rahoul Bordeaux Graves bianco e due bicchieri di Saint Emilion Les Valentines. 138€ decisamente ben spesi: tutto eccellente e con un servizio impeccabile ma alla mano (e in più era un’occasione speciale: il nostro anniversario di matrimonio).
E poi tranquillamente rientriamo in camera per passare la notte.
Domenica 14 Settembre 2025
La notte passa tranquilla, ma al risveglio il cielo è ancor più grigio di ieri e infatti mentre ci prepariamo per scendere a fare colazione inizia anche a piovere (e noi che siamo scappati dal grigiore del nord alla ricerca di un po’ di sole nel sud!).
La colazione è buona con un buffet vario di cose dolci e salate in una bella sala che si affaccia sui vigneti, che malgrado la pioggia sono comunque belli.
Richiudiamo la valigia e poco dopo le 10 ripartiamo con la pioggia che purtroppo ogni tanto scende copiosamente.
Poco più di mezzora e siamo all’Abbazia di Sauve-Majeure. Aspettiamo qualche minuto in macchina che la pioggia si calmi e poi facciamo il biglietto combinato con il castello che visiteremo dopo: 9€ a persona, grazie anche a uno sconto aggiuntivo perché abbiamo la Routard (altrimenti sarebbero stati 11€ a persona).
Per la visita ci danno un grosso quaderno plastificato con tutte le spiegazioni e ci prestano anche un grande ombrello. In effetti l’abbazia è diroccata, quindi la visita è quasi interamente all’aperto. Visita molto interessante e bella, malgrado la pioggia che ogni tanto ci infastidiva.
La visita si conclude con un piccolo e interessante museo sulla sua storia. Prima di ripartire prendiamo qualche souvenir al negozio.
Ancora un po’ più di mezzora e siamo a Cadillac sur Garonne. È troppo tardi per visitare il castello, in quanto a ora di pranzo chiude. Passeggiamo per il centro con la bella chiesa Saint Martin, il Municipio con il mercato coperto sottostante, delle belle porte sulle cinte murarie fino ad arrivare sulla Garonna, anche lei bella marrone!
Visto che è ora di pranzo andiamo da Le Cosmopolitan (16 Rue du Cros, 33410 Cadillac-sur-Garonne). Prendiamo un hamburger gascon, con sfilacci di anatra, comté e patatine fritte, un’insalata con pomodoro, burrata e pesto, una crème brulée, tre canelé stile profiterole, un bicchiere di Bordeaux, una bottiglia di acqua frizzante e due caffè per 69€. Tutto molto buono.
Finito di mangiare andiamo a visitare finalmente il Castello Ducale di Cadillac sur Garonne, incluso nel biglietto fatto stamattina all’abbazia. La visita è molto interessante e ben fatta, raccontando tutte le vicissitudini del castello e della famiglia che lo ha fatto costruire fino a quando è stato utilizzato come carcere femminile. La volontà di mettere in risalto le due vite del castello è ben riuscita.
Finita la visita riprendiamo la macchina e torniamo tranquillamente verso l’aeroporto e sulla tangenziale di Bordeaux c’è un traffico pazzesco malgrado sia domenica pomeriggio. Facciamo benzina e poi lasciamo abbastanza velocemente la macchina.
Facciamo check-in molto rapidamente e un po’ di fila per i controlli di sicurezza, ma il terminal di Air France è veramente incredibile: ci sono solo quattro gate, nessun negozio e tre punti ristoro di cui due chiusi!
Ci imbarchiamo abbastanza rapidamente e il volo decolla in orario alle 21,40 e poco dopo più di un’oretta di volo atterriamo a Parigi con cinque minuti di anticipo alle 22,55. Le valigie arrivano presto, riprendiamo la macchina e siamo a casa poco prima di mezzanotte.
Questo week-end ci ha regalato visite molto interessanti come i sotterranei di Saint Emilion o il Castello di Cadillac. Panorami bellissimi sui vigneti della regione di Bordeaux e ci ha fatto gustare ancora una volta un’eccellente cucina accompaganta da vini strepitosi. Decisamente questa regione francese, l’Aquitania, è una fra quelle che preferiamo.
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