Weekend Fiammingo - Luglio 2025
08.08.2025 14:21Dopo i nostri week-end ad Amsterdam (trovate qui il diario) e a Rotterdam (in un’altra vita quando ancora non avevamo il sito, quindi niente diario) abbiamo deciso di tornare nei Paesi Bassi, più precisamente nella regione dell’Olanda Merdionale approfittando del week-end lungo del 14 luglio, festa nazionale qui in Francia, che cadeva di lunedì.
Si è unita a noi una carissima amica con la quale abbiamo fatto svariati week-end come ad esempio quello in Borgogna-Franca Contea (trovate qui il diario).
La prima cosa che abbiamo prenotato è stato il treno con Eurostar: 300€ per noi tre per l’andata e ritorno da Parigi (vi ricordiamo che viviamo nella sua regione) a Rotterdam.
L’idea era quella di fare base a Rotterdam e poi andare in treno a visitare delle cittadine vicine, ma quando abbiamo cominciato a cercare l’hotel abbiamo cambiato idea, in quanto i prezzi erano folli (ma noi l’altra volta non avevamo speso così tanto!). Quindi abbiamo deciso di cambiare strategia: un hotel fuori Rotterdam e affitto della macchina per muoverci.
Dopo svariate ricerche abbiamo individuato a Den Hoorn il Van der Valk Hotel Delft A4: 238€ per la camera doppia deluxe e 205€ per la singola comfort per le due notti, con parcheggio e wi-fi inclusi.
Abbiamo poi prenotato con Auto Europe una Opel Corsa (o simile) per tre giorni dalla stazione di Rotterdam con Thrifty per 142,90€.
Per quanto riguarda le guide avevamo con noi una Routard su Amsterdam che copriva anche le zone che ci interessavano, come sempre molto buona.
Non avremmo cambiato soldi perché nei Paesi Bassi c’è l’Euro come da noi e non servono visti particolari né il passaporto per andare.
In stazione a Parigi ci saremmo andati con i mezzi pubblici inclusi nel nostro abbonamento.
Ma tre giorni prima di partire riceviamo mail e sms da parte di Eurostar che ci informano che per “problemi logistici” il nostro treno di ritorno non sarebbe partito da Rotterdam ma da Bruxelles! E l’unica alternativa che ci offrivano era di modificare la data o di annullare (con voucher come rimborso)... panico! La prenotazione dell’hotel non si poteva annullare, decidiamo quindi di annullare quella della macchina (rimborsabile) e di farne un’altra in cui avremmo preso e ridato la macchina a Bruxelles (quindi scendendo prima all’andata).
La nuova prenotazione l’abbiamo fatta direttamente con Sixt e per i tre giorni per una Peugeot 308 (o simile) abbiamo pagato 253,24€ con kilometri illimitati e tutte le assicurazioni.
Una volta tutto sistemato abbiamo atteso i pochi giorni che ci separavano da questo week-end. Qui di seguito trovate il diario.
Venerdì 12 Luglio 2025
Sveglia presto, un caffè veloce e appuntamento con la nostra amica su una delle prime RER per Parigi. In meno di un’ora siamo alla Gare du Nord da dove parte il nostro treno.
Aspettando l’ora di partenza facciamo una colazione più sostanziosa da Bara de Thierry Breton (Gare du Nord, 75010 Paris): una madeleine, una fetta di torta soffice alle mele e due caffè per 10,38€. Tutto sommato buono e neanche troppo caro per noi due.
Poi saliamo sul treno che parte in orario alle 08,25 e dopo circa un’ora e mezza di viaggio tranquillo arriviamo all Gare de Bruxelles Midi alle 09,55.
Scendiamo e andiamo a cercare in banco della Sixt dove abbastanza velocemente ci assegnano (con un free upgrade) una bella Volvo CX40: paghiamo 117,88€ per il passaggio all’estero e per riportare la macchina senza il pieno di benzina. E poi andiamo nel garage per recuperarla: grigia chiara, bella, comoda e nuova. Tra l’altro scopriremo che neanche il treno dell’andata si sarebbe fermato a Rotterdam!
Un paio d’ore di macchina attraverso le campagne belghe e olandesi e arriviamo in hotel. La gentile receptionnist ci dice che le camere non sono ancora pronte, ma possiamo lasciare le valigie al deposito. Già ci fa il check-in e paghiamo 15€ di tasse in tre e 19,90€ a persona al giorno per la colazione.
Riprendiamo quindi la macchina e in pochi minuti siamo a Delft, dove parcheggiamo al Zuidpoort Garage Parking Delft (Zuidwal 14, 2611 DD Delft), parcheggio comodo perché centrale.
Uscendo dal parcheggio ci fermiamo da Jumbo (Bastiaansplein 135, 2611 DC Delft) che alla base è un supermercato ma che ha anche una banco di tavola calda dove pranziamo con un fagottino di sfoglia al formaggio, uno alla salsiccia, due tramezzini al formaggio e pomodoro e una bottiglia d’acqua per 8,93€. Decisamente poco e buoni.
Iniziamo a girare per il centro di questo paesino che è un vero gioiellino con i suoi tanti canali, le sue tipiche case, le sue belle chiese e tantissima gente. Ne siamo subito innamorati e ci ricorda molto Bruges.
È giorno di mercato: ci fermiamo in uno stand e prendiamo uno stroopwafel a testa (2,50€ l’uno): eccellenti, caldi e appena sfornati, niente a che vedere con quelli preconfezionati che avevamo mangiato finora!
Entriamo poi nella bella chiesa cattolica di Maria van Jessekerk e poi arriviamo nella magnifica piazza centrale, la Grote Markt attorniata da bei palazzi e ai lati opposti il bel municipio e la Nieuwe Kerk (la chiesa nuova), dove sono sepolti i reali dei Paesi Bassi. L’ingresso è di 14,50€ a persona e include la salita sul campanile e anche l’ingresso alla Oude Kerk (la chiesa vecchia). Se non si vuole salire sul campanile l’ingresso è di 9,50€ (per le due chiese).
Noi saliamo sul campanile, mentre la nostra amica ci aspetta in chiesa: la vista è spettacolare e spazia su Delft e le sue città vicine. Da sconsigliare a chi soffre di claustrofobia perché c’è una sola scala a chiocciola stretta quindi quando si incrociano altre persone diventa complicato (anche per chi soffre in modo estremo di vertigini è da sconsigliare perché molto alto).
Raggiungiamo quindi la nostra amica e visitiamo la chiesa, abbastanza semplice ma bella. Una volta usciti vaghiamo ancora nel bel centro e poi arriviamo alla Oude Kerk dove entriamo con il biglietto combinato: anche questa abbastanza semplice ma bella e ci colpisce il fatto che all’interno ci siano persone che si bevono tranquillamente un tè ascoltando una corale!
Continuiamo poi la nostra passeggiata nel centro attraversando il bel Bagijnhof (il beghinaggio) fino a raggiungere il suggestivo Mulino De Roos che ammiriamo solo dall’esterno.
Seguendo i consigli della simpatica coppia di Olandesi che avevamo conosciuto la settimana prima nel nostro magnifico viaggio in Transilvania (trovate qui il diario) decidiamo di fare la cerociera sui canali quindi da Rondvaart Delft prendiamo i biglietti (13,50€ a persona) per la crociera delle 16,00 aspettando neanche dieci minuti per la partenza.
La crociera dura poco meno di un’ora, la nostra guida (in tutti i sensi perché oltre a spiegarci le cose “guida” la barca) è molto brava e parla un inglese impeccabile (per chi non lo parlasse ci sono delle mini brochure in diverse lingue che spiegano le cose che si ammirano).
Finita la crociera facciamo un ultimo giro in città e acquistiamo qualche souvenir: chiaramante degli oggetti in ceramica del celebre blu di Delft e del formaggio Gouda chiuso nella cera affinché resista al viaggio.
Riprendiamo quindi la macchina pagando 16,50€ per le circa sei ore di parcheggio e ritorniamo rapidamente in hotel, dove recuperiamo le valigie e le chiavi delle camere, che sono ampie, molto belle e pulite.
E poi al bel ristorante dell’hotel (Peuldreef 3, 2635 BX Den Hoorn) ceniamo: prendiamo uno spicy chicken burger, uno classico, una “steak fiorentina”, delle patatine fritte, un assortimento di formaggi, un bicchiere di vino, una birra, dell’acqua e un caffè decaffeinato per 100,80€ in tre. Tutto molto buono.
Dopo un rapido giro in parcheggio (in effetti l’unico difetto dell’hotel è che non ha nulla intorno) andiamo a dormire.
Domenica 13 Luglio 2025
Sveglia dopo una bella notte tranquilla nella bella stanza dell’hotel. Scendiamo a fare colazione con un eccellente e vario buffet con la nostra amica.
Prendiamo l’auto e in una decina di minuti arriviamo al capolinea del tram numero 4 e parcheggiamo al P+R De Uithof (Jaap Edenweg, 2544 NL Den Haag). Il parcheggio è gratuito e paghiamo quindi solo la corsa del tram: si passa la carta di credito direttamente sul tram sulla macchinetta salendo e poi scendendo e si viene addebitati della corsa (ma ognuno deve avere la propria carta di credito).
Quindi in poco più di venti minuti arriviamo in centro de L’Aja, che ufficialmente non è la capitale dei Paesi Bassi ma in pratica lo è, con la sede del governo, del parlamento, delle ambasciate e altre istituzioni.
Scendiamo alla fermata Grote Markt e poi cominciamo a passeggiare per la città, ancora vuota visto che è domenica mattina. Arriviamo fino alla Stazione Centrale dove c’è un ufficio turistico che ci dà qualche indicazione (e dove prendiamo qualche souvenir). E poi comincia a piovere, quindi aspettiamo un po’ prima di ripartire.
Attraversiamo il parco di fronte la stazione e finalmente smette di piovere. Arriviamo nel centro della città fino al Mauritshuis con il suo bel laghetto, ammiriamo un bel passaggio coperto e arriviamo fino alla Grote Kerk, che però è chiusa.
Ci fermiamo quindi da Cheesecake Company (Torenstraat 50, 2513 BT Den Haag), dove prendiamo una fetta di cheesecake red velvet, una di special chocolate, una limonata e un caffèlatte per 17,70€.
E poi ricominciamo a girare per la città, che nel frattempo si è risvegliata, passando per il parco Paleistuin, vicino il Paleis Noordeinde fino ad arrivare al bel Vredespaleis (Palazzo della Pace) che è la sede della Corte Internazionale di Giustizia.
Prendiamo quindi il tram numero 1 proprio di fronte al Vredespaleis che in una decina di minuti ci porta fino alla spiaggia dell’Aja scendendo alla fermata Kurhaus.
Alla fine l’unica cosa bella qui risulta il Grand Hotel che è installato nel palazzo Kurhaus di Scheveningen, il resto sono mostri di cemento e la spiaggia in più è nascosta da svariati stabilimenti. Una volta arrivati sulla battigia ci si rende conto che in effetti la spiaggia è molto lunga e sabbiosa, peccato il panorama dietro!
Riprendiamo il tram numero 1 alla stessa fermata e in un quarto d’ora circa arriviamo di nuovo in centro scendendo alla fermata Kneuterdijk (pagando sempre con la carta di credito).
Facciamo un ultimo giro in centro in cerca di qualche souvenir, tra l’altro degli ottimi stroopwafel artigianali da Van Schaik Stroopwafels (Venestraat 43, 2511 AR Den Haag), e poi riprendiamo il tram numero 4 alla fermata Grote Markt e in una ventina di minuti siamo a De Uithof. Alla fine per le quattro corse in tram saremo addebitati di un totale di 8,94€ a persona.
Riprendiamo la macchina e in una decina di minuti siamo in hotel, dove ci riposiamo un po’ prima di cena.
Cena che decidiamo di andare a fare da De Beren Den Hoorn (Hogenhoorn 5, 2635 BN Den Hoorn) che è davanti l’hotel e che raggiungiamo con una breve passeggiata di neanche dieci minuti. Prendiamo in antipasto delle crocchette di formaggio di capra su pane tostato, dei gyoza, un’enorme Caesar salad con aggiunta di bacon e pollo, del maiale con salsa ai funghi, del pollo impanato piccante, delle patatine fritte, un crumble di mele, un banana royal (una sorta di banana split ma più “cioccolatoso”), un caffè gourmand (espresso accompagnato da tre dolcetti), dell’acqua e una birra. Il tutto ottimo e in terrazza, con dei camerieri molto simpatici e per 119,40€ in tre.
Rientriamo poi in hotel allungando un po’ la passeggiata per digerire un po’ la cena e poi a nanna stanchi.
Lunedì 14 Luglio 2025
Ancora una notte tranquilla e un’eccellente colazione a buffet in hotel. Poi rifacciamo le valigie, check-out e ripartiamo.
Alla base oggi avremmo dovuto visitare Rotterdam ma Eurostar ha scombussolato i nostri piani, quindi in poco meno di due ore torniamo in Belgio fino a Lovanio.
Lasciamo la macchina al parcheggio Minckelersparking (J.P. Minckelersstraat 94, 3000 Leuven) e poi cominciamo a passeggiare nel centro storico della città.
Per prima cosa visitiamo la bella Collegiata di San Pietro che è sulla piazza principale della città, la Grote Markt che è molto suggestiva.
Sulla stessa piazza si affaccia su un lato l’incredibile Municipio di Lovanio, di stile gotico brabantino che sembra quasi un merletto e su un altro lato l’altrettanto bel palazzo della Tavola Rotonda.
Vaghiamo ancora un po’ nel centro della città alla ricerca di un ristorante dove pranzare e alla fine la nostra scelta cade su Dewerf (Hogeschoolplein 5, 3000 Leuven), che è su una bella piazza. Mangiamo in terrazza ordinando due chowder di pollo in fricassea, un’enorme insalata con polpettine, una fetta di dolce al cioccolato, tre caffé, una bottiglia d’acqua e una birra per 71,70€. Tutto molto buono, peccato per le molte vespe che danno fastidio.
Ripartiamo e percorriamo la Naamsestraat dove si affacciano molti college o università, tutti molto belli. In effetti Lovanio è un’importante città universitaria e la maggior parte si concentra proprio su questa strada.
E poi arriviamo al Groot Begijnhof, che attualmente è un enorme campus universitario: è veramente molto bello e suggestivo, ci verrebbe quasi voglia di riprendere gli studi (quasi...).
Riattraversiamo il centro città per tornare al parcheggio passando per la bella piazza dell’Oude Markt e il Klein Beijinhof, di cui sussiste un’unica bella strada.
Paghiamo 9,20€ per le quattro ore di parcheggio e in un’oretta (nel traffico di Bruxelles) arriviamo alla Gare du Midi dove dopo 418 kilometri riconsegniamo la nostra bella Volvo CX40 rapidamente (ma con qualche difficoltà ad accedere al parcheggio).
Aspettando l’ora di partenza del treno facciamo qualche acquisto in stazione e poi con circa dieci minuti di ritardo alle 18,20 (invece delle 18,12) partiamo. E arriviamo alla Gare du Nord di Parigi con gli stessi dieci minuti di ritardo verso le 19,45 invece delle 19,35.
Riprendiamo quindi la RER che ci riporta a casa in meno di un’ora, salutiamo la nostra amica e anche questo bel week-end finisce.
È stato un week-end in cui abbiamo scoperto una bella cittadina tipica come Delft con i suoi canali e la sua splendida ceramica, una bella ed elegante città come l’Aja (ci torneremo sicuramente per visitare i musei) e una cittadina belga dinamica e bella come Lovanio.
Ancora una volta i Paesi Bassi e il Belgio non ci hanno deluso e sicuramente ci torneremo per esplorare altri luoghi.
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