Costa Mediterranea - Settembre 2020

11.12.2020 14:35

Questo 2020 indubbiamente non lo dimenticheremo mai per tante ragioni e direi quasi nessuna positiva, purtoppo... E chiaramente questa crisi sanitaria del Covid ha impattato notevolmente tutti i nostri progetti di viaggio di quest’anno.

In effetti le nostre tradizionali vacanze di fine estate/inizio autunno erano programmate per tutt’altra destinazione: a fine dicembre 2019 avevamo infatti prenotato per settembre 2020 un superbo roadtrip in Sudafrica (completo di safari alla scoperta dei suoi meravigliosi animali). Inutile dirvi che il progetto è rimandato a settembre 2021, per ora... La nostra scelta si era quindi spostata su Creta dove avremmo dovuto passare due settimane a fine aprile 2020 e che inesorabilmente erano saltate. Avevamo prenotato tutto quando le cose sono peggiorate in Grecia e soprattutto qui in Francia (dove viviamo): quindi non ce la siamo sentita di partire in aereo all’estero e su un’isola col pericolo di restare bloccati.

Alla fine abbiamo deciso di restare qui in Francia, in modo da partire in macchina e se un nuovo lockdown fosse annunciato (o qualunque altra decisione restrittiva) avremmo potuto rientrare a casa rapidamente e autonomamente.

La scelta è caduta sulla costa mediterranea, in quanto eravamo alla ricerca di una vacanza con un po’ di mare: la costa atlantica o la Manica erano fuori stagione e la Corsica (o i Caraibi francesi) raggiungibile in aereo (o traghetto) quindi poco “indipendente”. Conoscevamo già molte località in quanto vi avevamo fatto tre vacanze in passato, ma poco male: sono bei posti, il mare è bello e ci si arriva abbastanza tranquillamente in macchina!

Questa volta niente prenotazione di aereo, quindi siamo passati direttamente alla prenotazione degli hotel: in questo caso solo due hotel li abbiamo prenotati con Expedia, gli altri tutti con i siti degli hotel stessi (una forma di solidarietà con gli albergatori in questo periodo difficile). E soprattutto tutti annullabili fino all’ultimo momento o quasi.

Per quanto riguarda le guide avevamo con noi quattro Routard (tutte in francese): il Languedoc-Roussillon, la Costa Azzurra, Marsiglia (e i Calanchi) e la Provenza. Sempre efficace nella scelta dei ristoranti e nelle curiosità sui luoghi da visitare.

E con la preparazione del viaggio è stato tutto, in quanto niente aereo o macchina da prenotare sul posto, niente denaro da cambiare in anticipo e nessuna escursione o attività prenotate in anticipo. Passiamo quindi direttamente al racconto di questo bel viaggio.

Venerdì 18 Settembre

Abbiamo lavorato da casa fino alle 15,00 (anche se uno di noi è comunque dovuto andare in ufficio due volte per delle “emergenze”), poi abbiamo caricato la macchina e verso le 15,30 siamo partiti verso sud. Un po’ di traffico intorno a Parigi, malgrado ancora non fosse l’ora di punta, poi tutto tranquillo.

Verso le 19,40 arriviamo a Bellerive sur Allier, vicino Vichy nel cuore della Francia, nel dipartimento dell’Allier: in effetti abbiamo deciso di spezzare in due la prima lunga tappa, quindi passeremo la notte nel Première Classe Vichy - Bellerive sur Allier: 57€ per la notte con parcheggio, wi-fi e colazione inclusi (direttamente sul loro sito). Prezzo corretto per le prestazioni: camera piccolina e bagno ricavato, ma per una notte va più che bene. E il personale è gentile e simpatico.

Per cena andiamo al ristorante del vicino Hotel Campanile, per l’appunto Le Restaurant (74 Avenue de Vichy, 03700 Bellerive-sur-Allier): prendiamo una coscia d’anatra confit con patatine fritte, spezzatino di vitello alla birra con ratatouille, una torta di mele, un dolce Paris-Brest, una birra e una San Pellegrino per 38,59€ (con uno sconto del 15% perché clienti del Première Classe). Tutto buono e servito in una bella terrazza sotto gli alberi. E poi si torna in camera per la notte.

Sabato 19 Settembre

Notte passata abbastanza tranquillamente. Colazione a buffet non ricchissima (ma per quello che si è pagato va più che bene). Richiudiamo le valigie, ricarichiamo la macchina e verso le 7,40 ripartiamo di nuovo verso sud.

Sulla strada ci fermiamo ad ammirare due bellezze architettoniche create da due celebri architetti, ma in epoche decisamente diverse: il Viadotto di Garabit progettato da Gustave Eiffel alla fine dell’800 e il Viadotto di Millau disegnato da Sir Norman Foster a inizio degli anni 2000! E in entrambi i casi si vede decisamente la mano di chi li ha disegnati. Il primo è un viadotto ferroviario in ferro dipinto di rosso che ricorda molto il celebre Ponte Dom Luís I di Porto (e in un certo senso anche la mitica Tour Eiffel di Parigi). Il secondo è un modernissimo e avveniristico viadotto autostradale come pochi: elegante che sembra librarsi in volo. Decisamente due attrazioni da non perdere se siete da queste parti, in più facilmente ammirabili grazie a due aree di servizio tatticamente installate sull’autostrada!

Verso le 13,00 ci fermiamo in un’aera di servizio vicino Béziers per pranzare. In una Croissanterie prendiamo un panino al tonno e uno alla coppa (buoni) per 11,25€ che mangiamo seduti su un tavolo all’aperto attorniati da qualche gatto che ha scelto di vivere qui! Prendiamo in seguito due caffé alla macchina Selecta/Illy pe 4€ e poi ripartiamo verso la nostra prima tappa sul Mediterraneo.

Verso le 14,10 arriviamo quindi a Port Vendres, nel dipartimento dei Pyrénées Orientales, a qualche kilometro dalla frontiera con la Spagna. Passeremo due notti all’Hotel sur le quai, che si affaccia sul pittoresco porticciolo. Per le due notti con colazione e wi-fi incluso paghiamo 218,50€ (prenotazione fatta direttamente sul loro sito). C’è un parcheggio pubblico gratuito di fronte all’hotel, noi abbiamo sempre trovato posto anche se era un week-end (ma a metà settembre).

Per accedere all’hotel c’è una ripida scala, quindi un po’ difficoltoso con le valigie, ma la receptionnist è molto gentile e simpatica e la camera molto bella: spaziosa e interamente rifatta con un bel bagno e soprattutto un balconcino che si affaccia direttamente sul porto.

Dopo aver disfatto i bagagli e un breve riposino facciamo una passeggiata alla scoperta di questo paesino, che si rivela essere molto carino: un bel porto vivo, case colorate e una bella passeggiata fino al vecchio faro. L’unica cosa che forse gli manca è una spiaggia, ma va bene così!

Facciamo merenda comprando in un Intermarché Contact (Route de la Gare, 66660 Port-Vendres) due tropéziennes individuali (1,90€ l’una): molto buone!

Per cena andiamo in un ristorante sotto l’hotel, La Tramontane (2 Quai Pierre Forgas, 66660 Port-Vendres): prendiamo due sangria in aperitivo, poi due zuppe di pesce, due piatti di rana pescatrice e spigola grigliate con verdure al vapore e riso, una crema catalana, un tiramisu alla fragola, una birra e una San Pellegrino per 54,40€. Tutto veramente eccellente, peccato solo il gran vento (abbiamo cenato in terrazza).

Dopo cena facciamo di nuovo una bella passeggiata fino al faro e poi rientriamo in hotel per passare la notte.

Domenica 20 Settembre

La notte è stata un po’ agitata in quanto alcuni ospiti dell’hotel sono rientrati verso l’1,00 ubriachi facendo un po’ di confusione. Facciamo colazione in una saletta tranquilla: in questo periodo strano di Covid qui bisogna prenotare la vigilia il menu della colazione e la mattina lo servono al tavolo. Tutto buono e vario.

Dopo la colazione prendiamo la macchina e in pochi minuti arriviamo a Collioure: è ancora presto e troviamo posto nel parcheggio vicino al castello (3,60€ per tre ore). Il fatto che sia relativamente presto ci permette di scoprire questo meraviglioso paesino in tutta tranquillità: veramente bello, con il castello e la chiesetta da cornice a un piccolo golfo attorniato da spiaggette e le viuzze del centro con begli edifici e tanti ristoranti e negozietti simpatici. Da non perdere!

Dopo aver girato in lungo e in largo il centro di questo delizioso paesino (e dopo aver comprato qualche souvenir) riprendiamo la macchina verso la vicina Argelès sur Mer lungo la bella strada litoranea sulla Côte Vermeille.

Argelès è una tipica stazione balneare che, a differenza di Colliure e soprattutto di Port Vendres, dispone di una bellissima e ampia spiaggia. Ci fermiamo in un Intermarché Contact (12 Avenue du Tech, 66700 Argelès-sur-Mer) per prendere qualcosa per il pranzo: dei tramezzini, dell’acqua e delle banane per 3,70€! In una pasticceria di fronte, Pain Croissanterie Patisserie (185 Avenue du Tech, 66700 Argelès-sur-Mer) prendiamo due bomboloni alla crema per 3,80€ e poi andiamo in spiaggia lasciando la macchina in un parcheggio gratuito vicino la polizia municipale.

Restiamo in spiaggia per circa un paio d’ore (pranzando anche): non c’è tanta gente e si riesce a stare ben distanziati. Poi il cielo si copre un po’, quindi decidiamo di fare una passeggiata sul bel lungomare (veramente lungo!).

Riprendiamo la macchina e torniamo a Port Vendres da dove in circa 40 minuti a piedi torniamo a Collioure. Qui andiamo da Anchois Roque Collioure (17 Route d'Argelès, 66190 Collioure) per comprarci degli aperitivi da spalmare a base della famosa acciuga del posto come souvenir. E poi si torna di nuovo a piedi a Port Vendres.

Per cena torniamo di nuovo a La Tramontane (2 Quai Pierre Forgas, 66660 Port-Vendres): questa volta due Spritz in aperitivo, un’insalata con formaggio di capra in tutte le forme, dei gamberi all’aioli, rana pescatrice e gallinella alla griglia con polenta, bistecca con verdure al vapore, due dolci al cioccolato e due bicchieri di vino (uno bianco e uno rosso) per 60,80€. E ancora una volta eccellente!

E poi si torna in hotel per passare l’ultima notte a Port Vendres.

Lunedì 21 Settembre

Notte tranquilla stavolta e solita colazione ordinata il giorno d’arrivo. E poi si rifanno le valigie e si lascia con un po’ di malinconia questo paesino che ci ha sorpreso per la sua ospitalità e per la sua bellezza nascosta.

Cominciamo quindi a risalire sulla costa del Mediterraneo e decidiamo di fermarci a visitare qualche paesino sulla strada. La prima sosta la facciamo a Saint Cyprien Plage, ma non è un granché, quindi ripartiamo subito dopo una rapida passeggiata.

Arriviamo a Canet Plage, anche in questo caso niente di eccezionale, salvo una bella e ampia spiaggia, ma i grossi palazzi rovinano tutto. Decidiamo quindi di andare a Canet en Roussillon, un po’ più all’interno: e questa volta rimaniamo soddisfatti. Un bel paesino con un centro tutto sul rosso e molto caratteristico. Se passate da queste parti merita almeno una rapida visita come abbiamo fatto noi.

Procediamo ancora verso nord e attraversiamo una triste Port Barcares, ma con una bella e lunga spiaggia per poi fermarci a Port Leucate, nel dipartimento dell’Aude. Qui il porto turistico è notevole, il resto è una stazione balneare moderna ma tutto sommato gradevole.

Sulla strada a Coursan ci femiamo in un Super U (Avenue de Toulouse, 11110 Coursan) per prendere qualcosa per pranzo: dei tramezzini, dell’acqua e delle mini-tropéziennes per 7,02€. Visto che è abbastanza tardi decidiamo di mangiare in macchina direttamente al parcheggio del supermercato.

Verso le 15,00 arriviamo a Marseillan, nel dipartimento dell’Hérault, al B&B dove passeremo le prossime tre notti: La chambre des Onglous. 343€ per le tre notti con wi-fi, parcheggio e colazione inclusi (su Expedia). E soprattutto una Jacuzzi privata a disposizione tutto il tempo nel patio! La padrona di casa che ci accoglie è gentilissima e sorridente. Prendiamo accordi per la colazione che ci servirà in terrazza ogni mattina, disfiamo le valigie e approfittiamo immediatamente della JacuzzIl B&B è in una zona residenziale e tranquilla di Marseillan sul bello stagno di Thau. Quindi facciamo una bella passeeggiata di circa 20 minuti per arrivare all’incantevole porto e poi continuiamo per le vie del centro di questo bel paese tutto sommato abbastanza grande.

Per cena ci fermiamo al porto da O Soleil (34 Quai Antonin Gros, 34340 Marseillan): un bicchiere di vino bianco (Picpoul) e una Schweppes in aperitivo, poi una zuppa di pesce, un bigné con gelato salato di formaggio di capra e mousse di formaggio di capra con couli di peperoni rossi, seppia alla setoise (con rouille e salsa di pomodoro) e riso al vapore, un tris di dolci di frutti rossi (clafoutis, gelato e cake), acqua e birra per 63,80€. Tutto eccellente (soprattutto la seppia!).

Poi torniamo a piedi al B&B e prima di andare a letto approfittiamo ancora della Jacuzzi in versione notturna!

Martedì 22 Settembre

Notte passata tranquillamente, ma il posto è infestato dalle zanzare: d’altronde siamo a fine estate in riva a uno stagno...

Al risveglio il cielo è nuvoloso e nella notte è piovuto. La colazione ci viene servita sul patio attraverso la finestra: una gran scelta di prodotti dolci e salati serviti con un gran sorriso dai padroni di casa.

Vista la giornata che si annuncia nuvolosa e con possibilità di pioggia decidiamo di andare nell’entroterra a visitare una città che già conosciamo ma che è veramente speciale: Carcassonne! In poco più di un’ora di autostrada arriviamo in questa incredibile città, nel dipartimento dell’Aude: parcheggiamo al parking della Porte Narbonnaise (6,50€ per tre ore) proprio alle porte della magnifica cittadella.

Cominciamo quindi una lunga passeggiata all’interno di questa cittadella fortificata che è un vero spettacolo e conservata in ottime condizioni: perdetevi nelle viuzze, ammirate il castello, entrate nella bella cattedrale, passeggiate lungo la possente cinta muraria... Notevole, e grazie ai pochi turisti la si gode ancor di più! Ci fermiamo a pranzare da Adélaïde (5 Rue Adélaïde de Toulouse, 11000 Carcassonne), e chiaramente prendiamo la specialità del posto: il cassoulet! Per due cassoulet (enormi e buoni), una birra, una San Pellegrino e due caffé spendiamo 39,50€. Il tutto servito con simpatia e con vista spettacolare sul castello!

Ripartendo compriamo qualche souvenir e dei cannelés (specialità in realtà di Bordeaux, ma sempre ben accetti...) in un negozietto specializzato (10 Place du Château, 11000 Carcassonne): quattro classici e quattro mini al cioccolato per 10€. Ottimi!

Lasciata la strepitosa Carcassonne in circa due ore di strade di campagna e poi di stradine sempre più strette torniamo nel dipartimento dell’Hérault e arriviamo al Lac de Salagou: si tratta di un lago artificiale immerso in una zona con la terra e le rocce di un rosso incredibile. Peccato però che quando arriviamo comincia a piovere, quindi non ce lo godiamo come meriterebbe.

Lasciato il lago con una stradina incredibilmente stretta (dove per fortuna non abbiamo incrociato nessuno) in meno di un’ora arriviamo al caratteristico paesino di Saint Guilhem le Désert. Parcheggiamo pagando 5€ per due ore e mezza. Ed è veramente una gran bella sorpresa. Un paesino incastonato alla fine di una bellissima gola, tutto in pietra con tanti fiori ovunque! E ancora una volta i pochi turisti ci permettono di godercelo ancor di più!

Tornando verso Marseillan sull’autostrada scoppia un diluvio che quasi non lascia vedere le macchine che ci precedono, poi incredibilmente arrivando la pioggia smette e ci rendiamo conto che qui non è neanche piovuto! Ci fermiamo al Carrefour Market (Route de Bessan, 34340 Marseillan) per prendere la cena e poco altro: un mini couscous, un’insalata Caesar al pollo, tre bottiglie di San Pellegrino, dell’uva e del Nescafé per 10,62€.

Ceniamo nel nostro B&B e poi doppia dose di Jacuzzi prima di andare a dormire!

Mercoledì 23 Settembre

Ci svegliamo con il sole. Solita ottima colazione servita con garbo nel patio.

Poi decidiamo di andare a visitare la vicina cittadina di Sète: parcheggiamo gratuitamente in un parcheggio poco fuori dal centro. Centro che ha un bel porto-canale, peccato sembri essere un po’ trascurata, infatti ci sono dei palazzi che se restaurati sarebbero bellissimi e invece sono lasciati un po’ nell’incuria, peccato veramente!

Lasciata Sète decidiamo di tornare a visitare un paesino nell’entroterra che già conosciamo: Pézenas. Parcheggiamo in un parcheggio del centro (0,50€ per un’ora). Proprio un bel paese tutto color ocra che deve parte della sua notorietà a Molière, che vi ha soggiornato e scritto molte delle sue opere.

Tornando a Marseillan ci fermiamo allo stesso Carrefour Market di ieri per comprarci il pranzo: un’insalata di riso, un’insalata parigina (con formaggio e prosciutto cotto), del gouda in dadini, delle salsiccette secche e dell’uva per 9,73€.

Pranziamo velocemente al B&B e poi andiamo in spiaggia nella vicina Marseillan Plage: una bella e ampia spiaggia con l’acqua bella trasperente, tanto che ne approfittiamo anche per fare un bagno!

Dopo un paio d’ore di spiaggia andiamo nella vicina Agde: il parcheggio è gratis in quanto il parcometro è rotto. Il centro storico di questo paese è carino, con la cattedrale e altri palazzi in pietra scura che gli danno un aspetto un po’ dfferente dagli altri paesi. Finito il giro decidiamo di arrivare a Cap d’Agde: veramente brutta! Ne rimaniamo così delusi che neanche ci fermiamo e torniamo nel nostro B&B per un bel bagno nella Jacuzzi!

Per cena torniamo a piedi al porto di Marseillan e scegliamo il ristorante La taverne du port (4 Rue Edouard Adam, 34340 Marseillan): prendiamo delle cozze gratinate al groviera, del pescespada alla piastra con patate schiacciate e ratatouille, un vacherin ai frutti di bosco, un bicchiere di vino rosso e una San Pellegrino per 67€. Tutto buono.

Rientriamo al B&B per passare l’ultima notte ma subito prima approfittiamo per l’ultima volta della Jacuzzi!

Giovedì 24 Settembre

Ultima bella e buona colazione nel patio del nostro B&B qui a Marseillan con il sole.

Rifacciamo le valigie, salutiamo la gentilissima padrona e in circa due ore arriviamo al celebre Pont du Gard (nel dipartimento omonimo): il biglietto costa 9€ a persona, parcheggio incluso. In effetti è una porzione impressionante di un acquedotto romano che scavalca per l’appunto il fiume Gard.

Dopo qualche foto siccome è ora di pranzo ci fermiamo nella tavola calda del sito (il ristorante è esageratamente caro), Le bistrot du Pont du Gard (Avenue du Pont du Gard, 30210 Remoulins), non che anche questo sia a buon mercato: una Caesar salad (senza neanche una salsa per condimento!), un couscous, una Badoit piccola (acqua frizzante) e una fetta di dolce marmorizzato per 22€!

Finito il “lauto ed eccellente” pranzo riprendiamo la visita di questo straordinario monumento, arrivando fino in cima da dove si gode di un bel paesaggio sul fiume.

Dopodiché ripartiamo verso la destinazione dove passeremo le prossime due notti: La Ciotat, nel departimento delle Bouches du Rhône. Il nostro albergo è l’Hotel Plage Saint Jean: 170€ sul loro sito con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi. La receptionist (così come tutte le altre persone che incontreremo) è gentile e professionale. La camera è ampia, con un balconcino e dalla finestra si intravede anche il mare!

Decidiamo quindi di andare a piedi fino al centro della cittadina, impiegando circa 30 minuti lungo la strada che costeggia delle belle spiagge. Anche in questo caso è un peccato che sia un po’ trascurata: ci sarebbero bei palazzi che rimessi a posto farebbero una gran bella figura!

Per cena andiamo al ristorante che fa parte dell’hotel, appunto il Le Sait Jean Plage (508 Avenue de Saint-Jean, 13600 La Ciotat), con una bella terrazza sul mare (per fortuna coperta perché c’è un vento esagerato!): prendiamo una bruschetta con formaggio di capra e prosciutto Serrano, una bistecca di tonno, un branzino allo zafferano de La Ciotat, una pavlova, tre bicchieri di vino e una bottiglia di Badoit per 79,50€. Tutto eccellente!

Poi torniamo rapidamente in hotel per evitare la pioggia e ripararci dal gran vento. Peccato che il wi-fi non sia eccezionale...

Venerdì 25 Settembre

La notte passa un po’ agitata a causa del gran vento e soprattutto per le vicine di stanza che tornano tardi e non fanno altro che chiacchierare e ridere a voce alta...

Anche qui, come a Port Vendres, a causa del Covid la colazione si ordina la vigilia, poi il giorno stesso viene servita in un sacchetto e si decide dove consumarla, noi l’abbiamo fatta sempre nell’ampia sala dedicata: tradizionale e corretta.

Dopodiché andiamo in un Ipermercato Carrefour (Chemin du Puits de Brunet, 13600 La Ciotat) per prendere il pranzo: prendiamo dei tramezzini, delle banane, quattro bottiglie di San Pellegrino e dei sacchi per congelazione (per trasportare i pranzi) per 8,24€.

L’idea era poi di raggiungere Cassis lungo la panoramica Route des crêtes: purtroppo a causa del vento forte la strada è chiusa, quindi raggiungiamo l’incantevole Cassis lungo una strada più interna.

Parcheggiamo al parcheggio del Casinò (gratuito per un’ora): il paese è veramente incantevole, con stradine attorniate da belle case colorate e un bel porto turistico. Malgrado il cielo grigio e il vento forte ne rimaniamo innamorati: se La Ciotat avesse le case rimesse a nuovo non avrebbe nulla da invidiare a Cassis!

Lasciamo Cassis per andare a scoprire i suoi famosi Calanchi: una specie di piccoli fiordi di rocce bianche calcaree che si gettano nel mare cristallino della Costa Azzurra. Per raggiungere l’ingresso dei Calanchi si fa una bella strada panoramica.

In realtà i Calanchi che ci interessano sono nel territorio comunale di Marsiglia. Peccato però che non ci siano praticamente indicazioni per raggiungere i parcheggi da dove partono i sentieri e anche le guide non hanno indirizzi precisi. Anche il GPS fa fatica! Alla fine con il GPS del cellulare riusciamo ad arrivare al parcheggio per il Calanco di Morgiou: anche qui poi non ci sono indicazioni vere e proprie di un sentiero per raggiungerlo, quindi alla fine decidiamo di seguire la strada.

Strada che all’inizio sale e poi inesorabilmente riscende fino in riva al mare: questo Calanco è famoso perché ospita un piccolo villaggio di pescatori con le loro casette caratteristiche (i cabanon). Il mare è ancora una volta molto bello: trasparente con svariate tonalità dal blu al verde.

Rifacciamo la strada al contrario: se scendendo è stato impegnativo, risalire risulta faticosissimo! Riprendiamo la macchina e sempre con il GPS del cellulare raggiungiamo il parcheggio per il Calanco di Sirmiou che dovrebbe essere ancor più selvaggio. La guida avvertiva che il parcheggio è in una zona poco raccomandabile e che spesso le macchine sono vandalizzate: arrivando vediamo resti di cassonetti e/o macchine bruciati e al parcheggio un gruppo di ragazzi che non ispira molta fiducia... quindi facciamo inversione a U e torniamo a La Ciotat: una prossima volta torneremo e visiteremo i Calanchi via mare (oggi con il vento troppo forte le barche non partivano)!

Facciamo quindi di nuovo la passeggiata dall’albergo al centro de La Ciotat approfittando anche di un po’ di sole che è finalmente uscito. Poi di ritorno decidiamo di fermarci per cena non lontano dall’hotel al ristorante El Picasso (19 Avenue de Saint-Jean, 13600 La Ciotat): prendiamo due Kir in aperitivo e ci lanciamo prendendo due pizze, una provenzale (mozzarella, crema d’acciughe, olive e pomodoro a fette) e una seguin (mozzarella, porsciutto cotto, olive e formaggio di capra) poi una panna cotta, un bicchiere di vino bianco e una birra per 44,80€. Buone, anche se le pizze potevano essere migliori, soprattutto la pasta.

Poi torniamo in hotel per l’ultima notte qui a La Ciotat.

Sabato 26 Settembre

Notte con burrasca di vento, ma per fortuna con la camera vicina più tranquilla. Facciamo l’ultima colazione qui a La Ciotat e poi si parte di nuovo.

Pochi kilometri ed entriamo nel dipartimento del Var arrivando a Bandol: parcheggiamo al porto (1,20€ per un’ora) e scopriamo questo bel paesino di case colorate con un porto turistico molto bello. Poi ripartiamo per arrivare nella vicina Sanary sur Mer: lasciamo la macchina in un parcheggio multipiano (gratuito per un’ora) e ancora una volta scopriamo un paesino magnifico. Come Bandol ha un bellissimo porto e delle viuzze caratteristiche e colorate. Purtroppo il forte vento continua a seguirci!

Attraversiamo la periferia di Tolone (città che non visiteremo in quanto già conosciamo e non ci è piaciuta) per andare verso Le Lavandou e la Corniche des Maures. Sulla strada ci fermiamo a un Carrefour (Rue du 22ème B.M.N.A, 83260 La Crau) per prendere il pranzo: due tramezzini, del melone già tagliato, due fette di tropéziennes alla ciliegia e delle forchette di plastica per 9,42€.

E poi arriviamo di nuovo in riva al mare sulla splendida Corniche des Maures: bellissime rocce che si gettano a picco nel mare azzurro e cristallino. Peccato ci siano poche aree dove potersi fermare per poterla ammirare meglio e fare qualche foto. In una di queste ci fermiamo e pranziamo. Il vento continua a soffiare forte, ma almeno c’è il sole e il cielo è blu limpido.

Arriviamo a inizio pomeriggio a Saint Aygulf (nel comune di Fréjus) e con un po’ di difficoltà (anche oggi il GPS fa fatica) raggiungiamo il nostro albergo. E qui apriamo una parentesi: alla base avevamo prenotato una camera vista giardino all’hotel Le Catalogne tramite Expedia: 411.17€ per tre notti con parcheggio, wi-fi e colazione inclusi. Senonché tre settimane prima della partenza ci ha contattato direttamente la reception per avvertirci che l’hotel chiudeva in anticipo a causa delle poche prenotazioni ma che ci proponevano un upgrade al loro hotel centrale della stessa catena sempre a Saint Aygulf, il Van Der Valk Hotel Saint Aygulf, allo stesso prezzo e in Royal Suite! La camera è bellissima: ampia, ben arredata e con un bel balcone con vista mare!

Disfatte le valigie andiamo a Fréjus, parcheggiamo gratuitamente (dopo le 18,00) in centro e scopriamo un centro storico veramente carino (e che non ricordavamo affatto!): bei palazzi colorati, viuzze caratteristiche e belle chiese!

Dopo aver preso qualche souvenir torniamo a Saint Aygulf e decidiamo di cenare al ristorante dell’hotel, Le Martinus: prendiamo un Sanbittér e un Porto bianco in aperitivo e poi una zuppa di pesce, un carpaccio di salmone, due filetti ai funghi porcini, un tiramisu, un cheesecake e due bicchieri di vino per 71€. E tutto eccellente!

Domenica 27 Settembre

La notte passa tranquillamente nella nostra bella suite. Scendiamo a fare colazione: un gran buffet con molta scelta calda, fredda, salata e dolce.

Torniamo in camera e ci mettiamo sul balcone a goderci un po’ di sole. Poi prendiamo la macchina e andiamo verso la splendida Corniche de l’Esterel: peccato che le indicazioni dentro Fréjus e St. Raphaël siano disastrose, facendoci perdere varie volte!

Cosa dire? La Corniche è la parte più bella della Costa Azzurra che abbiamo ammirato (anzi riammirato in quanto molti anni fa avevamo passato una settimana proprio qui): rocce rosso fuoco che si gettano a picco in un mare di un blu incredibile. In più la giornata è bella e quindi lo spettacolo è ancor più maestoso con il cielo di un azzurro cristallino!

Facciamo praticamente tutta la strada che costeggia la Corniche fin quasi a Théoule sur Mer, fermandoci appena fosse possibile ad ammirare questo splendido spettacolo della natura (e a fare fotografie chiaramente!). Peccato che essendo domenica ci sia abbastanza traffico e molti ciclisti: la strada è molto tortuosa, quindi superarli diventa difficile e pericoloso (per noi e per loro).

Poi torniamo indietro fino ad Agay per passare un po’ di tempo in spiaggia (una delle rare zone della Corniche con una spiaggia un po’ ampia). Prima ci fermiamo in un supermercato SPAR (Centre Commercial Agay, Boulevard de la Plage, 83700 Saint-Raphaël) per comprare qualcosa per pranzo: prendiamo due tramezzini per 3,21€.

E poi approfittiamo del fatto che il parcheggio è gratuito per andare a piedi in circa cinque minuti fino alla spiaggia: spiaggia che è bellissima! Sabbia rossa, abbastanza ampia e acqua cristallina (ma fredda!).

Dopo un paio d’ore riprendiamo la macchina e ci fermiamo a visitare Saint Raphaël. Lasciamo la macchina a pochi passi dal centro in un parcheggio gratuito in quanto domenica. Beh, non è che ci abbia fatto impazzire: abbastanza anonima questa cittadina. Solo la passeggiata lungo il porto turistico è degna di nota!

Ripartiamo quindi velocemente da Saint Raphaël e torniamo in hotel. Dopo un breve riposino facciamo una bella e lunga passeggiata su un sentiero che costeggia il bel mare di Saint Aygulf: veramente una bella passeggiata!

Per cena torniamo al ristorante dell’hotel, Le Martinus: prendiamo una zuppa di pesce, un’insalata campagnarde (con formaggio, mais e pancetta), due San Pietro grigliati con verdure, una crostatina di frutti di bosco, un fondente al cioccolato, una Badoit e un bicchiere di vino per 59,80€. E ancora una volta tutto ottimo!

E poi torniamo in camera per passare la seconda notte nella nostra bella suite!

Lunedì 28 Settembre

Ancora una bella e tranquilla notte è passata. E ancora un’ottima colazione in questo bell’albergo!

Finita la colazione prendiamo la macchina e in circa mezz’ora arriviamo alla celebre Saint Tropez! La sua fama si capisce già dal costo del parcheggio: 5€ per un’ora e mezza! Comunque già ci eravamo venuti, quindi basta anche un’ora e mezza per riammirarla! Il pasese è sempre molto carino, con delle viuzze caratteristiche e colorate e scorci incantevoli sul mare. Peccato ci sia un vento incredibile oggi! E poi non si può ripartire da qui senza andare là dove tutto è cominciato: La tarte tropézienne (Boulevard Vasserot, 83990 Saint-Tropez)! Prendiamo due fette (enormi) di questa eccellente torta (4€ a fetta) e ripartiamo da Saint Tropez.

In pochi minuti arriviamo a Grimaud, nell’entroterra. Lasciamo la macchina in un parcheggio in centro (2,50€ per tre ore...) e ci fermiamo su una panchina a gustarci le nostre tropéziennes (che saranno il nostro pranzo di oggi): spaziali! La fama è decisamente meritata!

Poi ci inoltriamo tra le stradine di questo paesino che è arroccato su una collina: bellissimo! Tipico paese provenzale, con case in pietra, persiane colorate e fiori un po’ ovunque. E in più tutto tenuto benissimo! Così ben tenuto che alla fine sembra quasi finto. Saliamo fino in cima dove le rovine di un vecchio castello dominano il paese e da dove si gode di un bellissimo panorama sui dintorni.

Ripartiamo da Grimaud e tornando verso Saint Aygulf ci fermiamo ad ammirare le spiagge bellissime di Sainte Maxime: qui si capisce veramente perché si chiama Costa Azzurra! Il mare ha un colore incredibile da queste parti!

Poi torniamo in hotel e scendiamo alla spiaggia di fronte, ma restiamo un’oretta circa in quanto il vento torna a soffiare forte. Quindi facciamo una passeggiata per Saint Aygulf e ci fermiamo in un’altra Tarte tropézienne (1101 Avenue de la Corniche d'Azur, 83370 Fréjus): prendiamo sei mini tartes (al cioccolato, classiche, al lampone e al limone) per 8,50€ che saranno il dessert per stasera.

In un vicino Casino (1031 Avenue de la Corniche d'Azur, 83370 Fréjus) prendiamo il pranzo per domani: dei tramezzini, un’insalata di lenticchie e quinoa, due banane e due San Pellegrino per 8,75€.

Tornati in hotel si è fatta ora di cena e scegliamo ancora una volta l’ottimo ristorante dell’albergo, Le Martinus: prendiamo un Kir e un Sanbittér in aperitivo, poi due crocchette di carne, due bistecche di vitello con verdure, una Badoit e un bicchiere di vino per 70,50€. Sempre molto buono.

Dopo aver mangiato in camera le mini tropéziennes per dessert riusciamo a fare un’ultima passeggata digestiva prima di andare a dormire.

Martedì 29 Settembre

Passiamo l’ultima notte nella nostra bella suite e scendiamo a fare l’ultima ottima colazione in questo bell’hotel: questa volta visto che il tempo è clemente facciamo colazione all’aperto nella bella terrazza.

Rifacciamo tristemente i bagagli, carichiamo la macchina e decidiamo di fare qualche kilometro nell’entroterra per andare a scoprire un altro bel paesino: Roquebrune sur Argens. Il paese è molto carino: ancora una volta tipicamente provenzale (gatto coccolone incluso) e alle sue spalle si erge una bellissima montagna rossa che ricorda i paesaggi dell’Arizona. Visitiamo anche un piccolo e interessante (e gratuito) museo della cioccolata (Chapelle des Soeurs de la Charité de Nevers, Rue de l'Hospice, 83520 Roquebrune-sur-Argens). Dopo aver preso qualche souvenir ripartiamo.

Arriviamo fino ad Agay e rifacciamo ancora una volta la splendida Corniche de l’Esterel: sempre uno spettacolo da togliere il fiato. In un’aerea di parcheggio ci fermiamo a pranzare con un panorama mozzafiato!

Continuiamo la strada ed entriamo nel dipartimento delle Alpes Maritimes ed è impressionante come rispetto al vicino Var la costa sia decisamente più cementificata: in pratica non c’è un tratto di costa senza che ci sia costruito qualcosa...

Arriviamo quindi a Cannes (che già conosciamo): ci fermiamo a fare qualche foto alle bellissime spiagge azzurre ma non rivisitiamo la città, attraversandola solamente in macchina.

In poco tempo raggiungiamo Juan les Pins dove passeremo due notti all’Hotel Villa Nina: 230€ con il wi-fi incluso direttamente sul loro sito. Sono le 14,00 e malgrado il check-in fosse previsto alle 15,00 ci aspettavamo di trovare qualcuno... e invece l’hotel chiude tra le 12,00 e le 15,00! Parcheggiamo (gratuitamente) in una delle stradine vicino l’hotel e andiamo a sederci su una panchina di fronte al mare aspettando le 15,00.

Arrivano finalmente le 15,00 e ci accoglie la proprietaria, che però non riesce a darci tutte le informazioni corrette (per esempio dice che la colazione è gratuita quando è a pagamento). Portiamo le valigie in camera (due piani senza ascensore) e scopriamo di avere la camera più piccola dell’hotel (con bagno minuscolo)! Per fortuna c’è un balconcino con vista mare (ma con la ferrovia in mezzo).

Quando scendiamo ci accoglie il marito ringraziandoci di aver fatto la prenotazione con loro (ci aspettavamo quindi un trattamento migliore...) e chiedendoci se volevamo fare la colazione (9,90€ a persona): ci spiega poi che la reception è spesso chiusa e che quindi bisogna avere sempre le chiavi con sé se si vuole rientrare...

Decidiamo di andare alla vicina spiaggia per goderci il sole: spiaggia ancora una volta bella e ampia e acqua bella trasparente, ma decisamente fredda! Dopo un’oretta facciamo una passeggiatina sul lungomare fino al centro della cittadina: niente di eccezionale, anzi direi abbastanza bruttina, con grossi palazzi che si affacciano sul mare, tanti locali e nient’altro.

Per cena andiamo in un ristorante vicino l’hotel, il Tiffany’s kitchen (6 Square du Lys, 06160 Antibes): prendiamo un hamburger cucinato al momento con patate, del filetto con verdure, due dolci al formaggio corso brocciu, una coca-cola, un bicchiere di vino rosso e un caffé per 55,50€. Tutto eccellente, in un bel locale gestito da un gruppo di ragazzi giovani molto gentili.

Poi facciamo un’altra passeggiatina sul lungomare prima di tornare in hotel per la notte.

Mercoledì 30 Settembre

La notte passa relativamente tranquilla: c’è un po’ di traffico nella strada di sotto, qualche treno che passa e l’aria condizionata che data del secolo scorso non rinfrescando (e obbligando quindi a dormire con la finestra aperta!).

Scendiamo a fare colazione: non molta scelta e l’impressione che tutto sia tristemente industriale. Apriamo anche una parentesi sull’ambiente dell’hotel: le parti comuni potrebbero essere anche carine (in stile coloniale, a chi piace) e in teoria aperte ai clienti, peccato che in realtà siano sempre chiuse a chiave! Le camere invece sono decisamente tristi: tutto sembra vecchio, perfino gli asciugamani (lisi e ruvidi)!

Andiamo poi a prendere il pranzo in un supermercato U-tile (90 Chemin de la Colle, 06160 Antibes): due tramezzini e due San Pellegrino per 4,03€.

E poi con la macchina raggiungiamo lo splendido e vicino Cap d’Antibes per fare una meravigliosa passeggiata: il Sentier du Littoral. Lasciamo la macchina al parcheggio gratuito della spiaggia La Garoupe (991 Chemin de la Garoupe, 06160 Antibes) e poi iniziamo a camminare lungo questo bel sentiero: in circa due ore lo si percorre interamente tornando internamente alla spiaggia. Ci sono panorami bellissimi sul  Cap e i suoi dintorni: non ci sono grossi dislivelli, ma ogni tanto il sentiero risulta scomodo e pietroso, quindi indossate scarpe adatte!

Finito il giro ci sediamo a pranzare su una panchina in riva alla spiaggia della Garoupe e di fronte a noi c’è il più grande yacht del modo, che appartiene a un miliardario russo che ha una casa qui: impressionante e malgrado sia disegnato da Philippe Starck è massiccio e non risulta essere molto bello (per la cronaca si chiama semplicemente “A”, così sarà sempre il primo della lista...).

Riprendiamo la macchina e andiamo ad Antibes lasciandola al parcheggio del porto (gratis per un’ora). E riscopriamo il centro storico di questa famosa cittadina: molto carino, con viuzze caratteristiche e belle case in pietra in stile provenzale e altre colorate, il tutto a picco sul mare.

Torniamo a Juan les Pins e andiamo di nuovo in spiaggia dove restiamo per un paio d’ore a goderci il bel sole (anche perché le previsioni per i giorni seguenti non sono tra le migliori). Poi facciamo una passeggiata sul lungomare e ci prendiamo dei churros (otto per 4€) per merenda.

Per cena scegliamo di andare in un ristorante sul lungomare che proponeva un menu non troppo caro ma abbastanza vario e locale, La promenade (37 Boulevard Charles Guillaumont, 06160 Antibes): prendiamo un Kir e un Porto in aperitivo (senza nulla da mangiare in accompagnamento...), poi due insalate niçoises, delle cozze in guazzetto, un trancio di salmone con ratatouille, una panna cotta ai frutti di bosco, una mousse al cioccolato, una birra piccola e dell’acqua gassata per 58€. Il cibo non era nulla di eccezionale, ma il padrone che ci ha servito decisamente sgarbato e maleducato!

E poi si torna tranquillamente in hotel per passare l’ultima notte qui.

Giovedì 1 Ottobre

La notte passa ancora con qualche treno di troppo, scendiamo a fare la nostra colazione “semi-industriale” e poi rifacciamo le valigie e lasciamo senza troppo dispiacere quest’hotel.

Ricaricata la macchina lasciamo le Alpes Maritimes per tornare indietro fino al dipartimento del Gard. Partendo c’è un timido sole, poi lungo la strada il cielo diventa sempre più grigio. La prima tappa la facciamo a Saint Gilles. Per prima cosa andiamo in un Intermarché (1 Chemin du Cambon, 30800 Saint-Gilles) per il pranzo: prendiamo due tramezzini e due San Pellegrino più una scatola di latta decorata di biscotti Navettes per 10, 29€.

Purtroppo inizia anche a piovere, quindi pranziamo velocemente in macchina. Poi parcheggiamo gratuitamente in centro e andiamo ad ammirare la bella Basilica e la Casa Romana (solo esteriormente in quanto sono chiuse all’ora di pranzo) e le belle mura.

Riprendiamo la macchina e arriviamo all’ultima tappa di queste nostre vacanze: Le Grau du Roi, dove passeremo tre notti in mezza pensione all’Hotel Café Le Miramar. Abbiamo prenotato direttamente con loro una camera superiore vista mare pagando 317€ per le tre notti in mezza pensione (colazione e cena) più il wi-fi e il parcheggio gratuiti. L’albergo è interamente rifatto a nuovo, la camera abbastanza spaziosa (manca forse un armadio vero e proprio, ma va bene lo stesso) con una bella terrazza di fronte al mare e il personale giovane e simpatico.

Una volta disfatte le valigie ci mettiamo a prendere il sole sulla terrazza, poi si alza un po’ di vento e quindi facciamo una bella passeggiata fino al centro di questo paese: le spiagge sono belle ampie e il vecchio porto-canale molto caratteristico. Anche se è una meta turistica (soprattutto per famiglie) si capisce che al tempo stesso è un paese che vive anche di altro. Decidiamo di fare merenda ancora con dei churros da Jean le Gourmand (14 Rue Michel Redares B1, 30240 Le Grau-du-Roi), prendiamo la razione media per 4€ e alla fine ne esce un cartoccio di almeno una dozzina di churros!

Torniamo quindi in hotel dove ceniamo al ristorante: tagliere di affettati iberici, pollo alla salsa di funghi con patate viola e patate dolci e tiramisu ai frutti di bosco, arancia e frutto della passione. Aggiungiamo due bicchieri di vino bianco e una bottiglia di Perrier (acqua frizzante) per 10, 90€. Tutto eccellente e moderno.

Dopo cena rifacciamo una passeggiata fino al centro del paese e poi si torna in hotel a dormire (peccato solo che il wi-fi dia qualche problema).

Venerdì 2 Ottobre

La notte passa tranquillamente. E scopriamo che nelle Alpes Maritimes da dove siamo andati via il giorno prima hanno subito delle pioggie torrenziali seguite da inondazioni che hanno lasciato morte e distruzione dietro di loro...

Scendiamo a fare colazione e come in altre tappe anche qui a causa del Covid si ordina al check-in, poi arrivando al ristorante col numero della stanza sanno cosa abbiamo ordinato e ci viene servito su un grosso vassoio al tavolo: tutto buono e fresco (e bio).

Il tempo è incerto e infatti comincia a piovigginare, quindi decidiamo di andare al Seaquarium, un acquario che dista poche centinaia di metri dall’hotel: paghiamo in due 27€ invece di 30€ in quanto avevamo i biglietti del Pont du Gard è c’è una convenzione per avere biglietti scontati. Passiamo tutta la mattinata qui: in effetti è abbstanza grande e vario, con molte zone didattiche, ma comunque a noi dispiace sempre vedere questi animali rinchiusi e se possiamo tentiamo sempre di evitare zoo e affini...

Andiamo poi a cercare il pranzo in un Super U (Quai Christian Gozioso, 30240 Le Grau-du-Roi): prendiamo un’insalata niçoise, una mezza baguette, una brandade de Nîmes (una sorta di mantecato di baccalà) e sei mini-tropeziennes per 9,21€. Torniamo in hotel e in un momento di tregua riusciamo a mangiare in terrazza.

Dopodiché riprendiamo la macchina e andamo a scoprire la bella spiaggia dell’Espiguette: è una spiaggia lunghissima e ampia. Oggi con il mare in tempesta e i nuvoloni neri ha un fascino ancor più particolare: non ne approfittiamo per prendere il sole ma riusciamo a fare una bella passeggiata ammirando la forza della natura!

Riusciamo a tornare in macchina appena in tempo quando comincia a piovere forte: decidiamo quindi di fermarci in una lavanderia automatica per fare una lavatrice ed evitare così di non essere sommersi dalle lavatrici al ritorno!

Finita la lavatrice torniamo in hotel per aspettare l’ora di cena in quanto il tempo non migliora e continua inesorabilmente a piovere...

Per cena stasera abbiamo un’insalata di salmone marinato con burrata e pomodorini secchi, rana pescatrice grigliata con verdure d'autunno e salsa all'aglio nero e un dessert ai tre cioccolati che rimarrà senza ombra di dubbio il più buono di tutta la vacanza! Prendiamo anche uno Spritz e due bicchieri di vino rosato per 15,50€.

Siccome la tempesta di vento e pioggia continua stasera purtroppo niente passeggiata!

Sabato 3 Ottobre

Malgrado la tempesta passiamo una notte tranquilla e per fortuna stamattina il vento si è calmato abbastanza. Scendiamo a fare la nostra buona colazione e poi prendiamo la macchina in direzione Aigues Mortes, che avevamo già visitato ma che è sempre bella.

Lasciamo la macchina al parcheggio gratuito proprio fuori le spettacolari mura di quest’altra città fortificata. Il centro è sempre molto bello e animato. Il cielo si è coperto di nuovo ma per fortuna non piove.

Riprendiamo la macchina e attraversiamo tutta la splendida Camargue con i suoi bei scorci e i famosi fenicotteri rosa fino alla caratteristica Saintes Maries de la Mer in riva al mare. Il paesino è abbastanza carino, peccato che sia pieno di ristoranti e negozietti di souvenir che rovinano un po’ il quadro. Parcheggiamo comunque in un grande parcheggio gratuito a due passi dal centro e iniziamo a passeggiare, poi arrivati in riva al mare comincia a piovere.

Riguadagnamo la macchina e decidiamo di tornare in hotel e sulla strada comincia a piovere forte. Quando arriviamo a Le Grau du Roi ci fermiamo in un supermercato U Express (Centre commercial Port Royal, Rue du Levant, 30240 Le Grau-du-Roi) per prendere il pranzo: dei tramezzini, del pane e una brandade de Nîmes per 6,02€. Pranzo che riusciamo a fare sulla terrazza in camera visto che è riuscito il sole.

Dopo pranzo andiamo a visitare le interessanti Saline di Aigues Mortes: 21,60€ in due per quasi due ore di visita su un trenino. Le saline sono spettacolari, con sullo sfondo le bellissime mura di Aigues Mortes e la visita molto interessante.

Finita la visita torniamo ad Aigues Mortes per godercela con il bel sole che è decisamente uscito dall’ora di pranzo: ancor più bella! Poi ci fermiamo a prendere due tranci di focaccia dolce tipica della città da Poitavin freres (8 Grande Rue Jean Jaurès, 30220 Aigues-Mortes): 1,70€ a fetta e molto buone!

Torniamo in hotel a prendere un po’ di sole sulla terrazza, anche perché purtroppo domani si torna a casa! Poi facciamo una bella passeggiata fino a Port Camargue: impressionante! In effetti è il porto turistico più grande d’Europa... e si vede: il numero di yacht e barche ancorate qui è veramente infinito!

Torniamo in hotel e aspettando l’ora di cena si alza un vento incredibile, anche più forte della notte precedente: fa quasi paura... Poi arriva finalmente l’ora di cena e questa sera il giovane e simpatico staff ci propone un eccellente poke destrutturato di tonno, salmone e polpo con quinoa, uno spiedino di maiale con vari tipi di patate e una torta di pere, pere che uno di noi due non ama e quindi uno dei dessert sarà rimpiazzato da una pavlova. Aggiungiamo due Kir, un bicchiere di vino rosso e una bottiglia grande di Perrier per 17, 70€. Tutto sempre molto buono!

E poi torniamo in stanza a passare l‘ultima notte di queste vacanze con la tempesta di vento!

Domenica 4 Ottobre

Al risveglio il vento si è calmato dopo una notte in cui ha soffiato violentissimo.

Scendiamo per fare l’ultima colazione in questo bell’albergo e soprattutto delle vacanze: buona come sempre!

Poi si torna in camera per rifare tristemente le valigie: in effetti questa volta non ci aspetta un altro hotel in un’altra tappa ma casa nostra...

Ripartendo ci fermiamo ad Aigues Mortes in un Super U (940 Route de Nîmes, 30220 Aigues-Mortes) per prendere il pranzo: due tramezzini e quattro madeleines per 4,05€.

Sulla strada per fortuna non c’è molto traffico, in compenso spesso piove e anche forte. Nei pressi di Clermont-Ferrand ci fermiamo in un’area di servizio per mangiare il pranzo. Ne approfitiamo anche per prendere qualche ultimo souvenir e due caffé (cattivi e cari: 3,80€ i due).

Poi a fine pomeriggio (con il solito traffico arrivando nei pressi di Parigi) arriviamo finalmente a casa dove per fortuna c’è Misha che ci accoglie e ci fa passare un po’ di tristezza in quanto anche queste vacanze sono finite.

Avremmo dovuto andare in Sudafrica prima e a Creta poi, ma alla fine abbiamo optato per il Sud della Francia e non ne siamo stati affatto delusi: anche se alcuni posti li conoscevamo già è stato bello (e in alcuni casi strepitoso) rivederli e soprattutto scoprirne altri che ancora non conoscevamo! Un viaggio che consigliamo a tutti!

 

Indietro