Sicilia - Ottobre 2025

05.12.2025 13:50

Erano anni che progettavamo un viaggio in Sicilia, regione praticamente sconosciuta a entrambi. Aspettavamo ogni volta il momento giusto e quest’anno abbiamo deciso di approfittare delle vacanze estive (che noi spesso prendiamo in autunno) e di fare un bel viaggio di due settimane alla scoperta di questa bellissima isola.

Come sempre una volta le ferie firmate la prima cosa che abbiamo prenotato è stato il volo, questa volta con Transavia: 487,54€ per l’andata e ritorno da Parigi (vi ricordiamo che viviamo nella sua regione) per noi due con valigie in stiva incluse.

Abbiamo in seguito prenotato la macchina, con Goldcar: 795,20€ per 15 giorni di noleggio di una macchina di categoria crossover-SUV con tutte le assicurazioni e kilometri illimitati inclusi.

Una volta deciso l’itineraio e di conseguenza le tappe abbiamo prenotato anche gli alloggi per le notti: delle volte direttamente sul sito dell’alloggio, altre su piattaforme di prenotazione.

Per le guide avevamo con noi la Routard, la Lonely Planet e la Verde della Michelin (tutte in francese, in quanto ci siamo resi conto che in Francia sono decisamente meno care): tutte buone e che come sempre si integrano fra loro.

Chiaramente non abbiamo cambiato soldi, non ci siamo iscritti a Dove siamo nel mondo (ma vi consigliamo di farlo sempre quando viaggiate all’estero) e anche arrivando dalla Francia non serve il passaporto.

Non abbiamo prenotato in anticipo nessun ingresso a siti archeologici o eventuali escursioni: ci avremmo pensato sul posto per quello che ci interessava maggiormente.

Dulcis in fundo abbiamo “prenotato” la nostra fidata Lady Chauffeur, Hayate, per i trasferimenti da e per l’aeroporto: una sicurezza per noi.

Abbiamo quindi aspettato pazientemente il giorno della partenza. Troverete qui di seguito il diario di questa bella vacanza.

Sabato 04 Ottobre 2025

Sveglia all’alba, caffè veloce e chiudiamo le valigie. Hayate come sempre arriva in orario e in circa 35 minuti siamo all’aeroporto di Orly, da dove parte il nostro volo: quando non c’è traffico arrivare a Orly è abbastanza rapido.

Salutiamo Hayate dandole appuntamento a domenica 19 e lasciamo velocemente le valigie al banco. C’è un po’ di fila al controllo della sicurezza, ma passiamo tutto sommato tranquillamente.

L’imbarco invece è un po’ caotico (ma con Transavia lo è spesso): dovrebbe essere per zone, ma non si capisce bene chi, dove e quando... E poi con il bus ci portano all’aereo.

Decolliamo con cinque minuti di ritardo alle 7,30. All’inizio c’è qualche turbolenza, in quanto il tempo è orribile, ma poi va meglio. Prendiamo due cappuccini e due confezioni di cinque mini madeleine al cioccolato per 12€.

Dopo poco più di 2,30 ore di volo atterriamo in anticipo di cinque minuti alle 9,55 all’aeroporto di Catania Fontanarossa. Ci mettiamo ad aspettare i bagagli al nastro: arriva la prima valigia ma la seconda purtoppo no. Quindi al banco dei bagagli smarriti attiviamo la procedura per poterla ritrovare e farcela riconsegnare (per fortuna abbiamo l’abitudine di mettere metà delle cose di uno nella valigia dell’altra e di avere dei cambi di biancheria nei bagagli a mano).

Cerchiamo quindi il banco della Goldcar (che come quasi tutte le agenzie di noleggio è all’esterno dell’aeroporto, ma con poche indicazioni per arrivarci). Facciamo un po’ di fila e alla fine ci assegnano una bella Volkswagen Taigo nera.

Impostiamo il nostro GPS e in un’oretta siamo a Siracusa, la nostra prima tappa di questo periplo siciliano.

Sara, la figlia di Salvo il proprietario del B&B dove dormiremo, ci sta aspettando per farci parcheggiare la macchina. In effetti le prossime due notti le passeremo al Il Pianoforte B&B: 86€ per le due notti con colazione, wi-fi e parcheggio inclusi, prenotate sul sito Bed & Breakfast. Il B&B è molto carino (la zona intorno invece abbastanza moderna e con poco interesse, ma è centrale).

Lasciamo la valigia e pranziamo al Bar Ulma (Via Giuseppe Testaferrata, 18, 96100 Siracusa SR): due tranci di pescespada panati, una porzione di caponata, zucchine e melanzane grigliate, un cannolo al pistacchio, una bottiglia d’acqua e due caffè per 41,50€. Il primo impatto con la cucina siciliana è stato più che positivo.

Una decina di minuti a piedi e siamo al Parco Archeologico di Neapolis (17€ a persona): impressionante con e sue latomie, l’orecchio di Dioniso, il teatro greco, l’ara di Ierone e l’anfiteatro romano. Tutto veramente bellissimo.

Lasciamo questo splendido sito e in una ventina di minuti a piedi raggiungiamo il bel Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, dove al suo interno è esposto il bellissimo Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio.

Rientriamo quindi al B&B e contattiamo Transavia per la valigia, ma incredibilmente ci comunicano che per ora non sanno dove sia! Quindi riusciamo e ricompriamo prodotti per l’igiene, ciabatte e un cappellino, in quanto ci hanno comunicato che ci rimborseranno le spese effettuate a causa della perdita della valigia.

Ritorniamo al B&B per riposarci un po’ prima di cena, che abbiamo deciso di fare da Agathòs Ristorante Pizzeria Bistrot Siracusa (Via Tevere, 60, 96100 Siracusa SR). Prendiamo un calzone Siracusa (con mozzarella, tuma e acciughe), una pizza Agathòs (pesto di pistacchi, bufala, noci, grana e speck), una bottiglia d’acqua, una birra Messina a i cristalli di sale e un chinotto per 36€. Tutto buono.

Andiamo poi al Panificio la Fornaia (Via Ierone I L'Etneo, 76, 96100 Siracusa SR) dove prendiamo due rollò (uno alla ricotta e l’altro alla crema al cioccolato) per 5€ che decidiamo di mangiare in camera.

Una volta sotto il palazzo c’è un gran trambusto: scopriamo che purtroppo nel palazzo di fronte un uomo si è tolto la vita.

Riusciamo comunque a rientrare e ci gustiamo malgrado la brutta notizia gli eccellenti rollò prima di metterci a dormire stanchi.

Domenica 05 Ottobre 2025

Ci svegliamo dopo una notte tranquilla e Salvo ci porta in camera la colazione: due cornetti alla crema, due cappuccini, del succo di arancia e due yogurt.

Poi usciamo e in una ventina di minuti a piedi raggiungiamo il quartiere di Ortigia, che in effetti è un’isola collegata al resto della città da tre ponti.

Iniziamo quindi a passeggiare tranquillamente in questo bellissimo quartiere dove si alternano vestigia antiche, edifici barocchi e scorci sul mare cristallino.

Percorriamo tutta la passeggiata esterna che passa vicino alla sorprendente Fonte Aretusa fino al bel Castello Maniace. Decidiamo di entrare a maggior ragione che oggi, prima domenica del mese, i monumenti comunali sono gratuiti (altrimenti sarebbero stati 10€ a persona): molto bello e suggestivo, proprio sulla punta dell’isola.

Percorriamo in seguito la passeggiata dall’altro lato col Forte Vigliena e fino al Forte San Giovannello per poi entrare nel dedalo di vie e viuzze interne di Ortigia. Fra le altre spiccano via Vittorio Veneto, via Maestranza, piazza Archimede, piazza del Duomo e via della Giudecca.

Purtroppo la facciata del Duomo è in corso di restauro, ma il suo interno si può visitare ed è molto bello. La piazza dove il duomo si affaccia è strepitosa, con bellissimi palazzi di stile barocco (siamo nella zona della Sicilia che è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO proprio per il barocco) fino alla bella chiesa di Santa Lucia alla Badia.

È ora di pranzo, quindi cerchiamo un posto dove mangiare. C’è tantissima gente e non si riesce a capire cosa sia prettamente “turistico” da quello più “verace”. E i prezzi affissi sono dei più disparati. Alla fine decidiamo di fermarci all’Antica salumeria di Ortigia (Via Cavour, 1, 96100 Siracusa SR): prendiamo un arancino al ragù, uno con melanzane e pecorino, un pizzolo alla mortadella, stracciatella e pistacchio, una birra Il feudo e una bottiglia d’acqua per 33€. Tutto ottimo.

Continuiamo a passeggiare per lo splendido centro di Ortigia e prendiamo i primi souvenir. Poi decidiamo di rientrare al B&B ma subito prima alla Gelateria Belfiore Gelato & Cioccolato (Via Luigi Greco Cassia, 5, 96100 Siracusa SR) prendiamo due coppette di gelato (4€ l’una): una con limone e mandarino e l’altra con cioccolato extra fondente e ricotta. Eccellenti.

Ci riposiamo quindi in camera e Transavia ci avverte che la valigia non è mai partita da Orly ma che sta decollando in questo momento con il volo che arriva verso le 19,30 a Fontanarossa e che forse potrebbero anche consegnarci la valigia stasera.

Usciamo poi a fare un’altra psseggiata fino a Ortigia arrivando proprio al momento di un bellissimo tramonto. E poi arriviamo fino al Castello Maniace e ripassiamo per la bella piazza Duomo e le stradine di Ortigia per godercela di sera. Un vero spettacolo.

Decidiamo di andare a cenare vicino al B&B nel caso in cui la valigia dovesse veramente arrivare, almeno siamo in zona. Quindi torniamo al Panificio la Fornaia dove prendiamo una focaccia alla bieda, pomodorini e alici, un mini calzone al salame piccante, un arancino spinaci e mozzarella, uno in crosta al ragù cotto al forno, una mini cassata e una bottiglia d’acqua per 17€. Tutto veramente eccellente.

Rientriamo quindi in camera, ma la valigia non arriva. E prima di metterci a dormire rifacciamo quella sopravvissuta perché comunque domani lasciamo la bella Siracusa.

Lunedì 06 Ottobre 2025

Ci svegliamo e questa mattina la colazione è al Bar Milano (Via Giuseppe di Natale, 16, 96100 Siracusa SR), di fronte al B&B, con un voucher datoci da Salvo: sono incluse le stesse cose di ieri e sono molto buone. Poi paghiamo le notti, salutiamo Salvo e lasciamo la bella Siracusa.

Sulla strada tentiamo di ricontattare Transavia, che in pratica si lava le mani della valigia in quanto è stata consegnata all’aeroporto di Catania la sera prima. Riusciamo a contattare l’aeroporto avvertendoli che stiamo cambiando alloggio e città e ci dicono di spedire un mail con i nuovi dati e che il corriere tanto è in copia e comunque ci chiamerà prima della consegna... speriamo bene!

In meno di un’ora siamo a Noto. Parcheggiamo in largo Pantheon (3€ per tre ore) e poi cominciamo a passeggiare per il centro di questa cittadina, anche lei patrimonio dell’umanità per il barocco.

Il centro storico di questa cittadina è un susseguirsi di splendidi palazzi e chiese barocchi, soprattutto lungo il corso Vittorio Emanuele e la via Cavour: la Porta Reale, Santa Chiara, San Francesco, San Salvatore, il Palazzo Ducezio, la Cattedrale di San Nicolò, San Carlo, il Teatro Comunale, San Domenico e Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata fra gli altri.

Decidiamo di visitare il Convento di Santa Chiara (2,50€ a persona) con in cima una bella terrazza che si affaccia proprio di fronte alla splendida cattedrale.

Riprendiamo la macchina e in circa tre quarti d’ora siamo a Modica. Parcheggiamo gratuitamente in cima a corso Umberto I. Passeggiamo per questa bella cittadina nota anche lei per il suo barocco. Tra le altre cose il Duomo di San Giorgio, il Duomo di San Pietro, Santa Maria di Betlem, la Chiesa del Carmine e vari bei palazzi. Paghiamo 6€ a persona per visitare il bel Duomo di San Pietro, Santa Maria di Betlem e la Chesa del Carmine.

È ora di pranzo quindi ci fermiamo da Pica - Street Food Modica (Corso Umberto I, 120, 97015 Modica RG): prendiamo delle panelle in antipasto e poi un panepizza asinello (mortadella d’asino e pistacchio), un’insalata di tonno, una bottiglia d’acqua e due caffè per 31,40€. Tutto buono.

Prima di ripartire prendiamo una tavoletta della famosa cioccolata di Modica aromatizzata alla banana: buona ma strana (molto granulosa)!

Riprendiamo la macchina e in meno di mezzora siamo a Ragusa. Ci aspetta Salvo (un altro!) il gestore di Via Barocca, il B&B dove passeremo le prossime due notti: 136€ con colazione e wi-fi prenotato direttamente sul loro sito. Ci accompagna a parcheggiare la macchina gratuitamente in strada con un’autorizzazione. E poi facciamo check-in: il B&B è molto bello, moderno e arredato con gusto. E Salvo gentilissimo e disponibilissimo.

Disfiamo la valigia (l’altra sempre “dispersa”) e poi facciamo una prima passeggiata veloce per Ragusa Superiore che sembra carina. È ora di cena e su suggerimento di Salvo andiamo alla Trattoria da Luigi (Corso Vittorio Veneto, 96, 97100 Ragusa RG): prendiamo una caprese con pachino e bufala, dei paccheri al ragù di salsiccia e arancia, degli spaghetti alla carrettiera, un biancomangiare al mirtillo, una mousse alla ricotta e cioccolata, un quarto di vino bianco e una bottiglia d’acqua per 43,50€. Tutto eccellente e Luigi molto simpatico.

E poi a nanna (stasera fa quasi freddo fuori).

Martedì 07 Ottobre 2025

Sveglia e ottima colazione in una bella sala del B&B.

Quindi usciamo e visitiamo meglio la bella Ragusa Superiore: con la bella Cattedrale di San Giovanni Battista e la chiesa di Ecce Homo.

Scendiamo la suggestiva e lunga scalinata che parte dalla chiesa di Santa Maria delle Scale e che porta alla parte più antica della città, Ibla. Anche qui ci perdiamo nelle splendide viuzze della città ammirando i sui magnifici palazzi e le sue bellissime chiese come San Giacomo, Sant’Agata e il duomo di San Giorgio. Ci sembra di vivere all’interno di una puntata del Commissario Montalbano!

È ora di pranzo quindi proprio di fronte al Duomo ci fermiamo da Biancomangiare (Via del Convento, 15, 97100 Ragusa RG): prendiamo un enorme tagliere da condividere con delle scacce, la caponata, il formaggio ragusano e bigné alla ricotta e peperoncino, una bottiglia d’acqua e due caffè per 29,80€. Ottimo e abbondante!

Per fortuna ci sono i 250 gradini della scalinata da salire per tornare a riposarci in camera al B&B, prima di tornare a Ibla per cena.

Sempre nessuna notizia della valigia... Ma verso le 17,00 squilla il telefono: è il corriere! Ma sta a Siracusa! E non sembra molto disponibile a tornare a Ragusa domani (c’era stamattina, se solo ci avesse chiamato prima...). Per fortuna Salvo riesce a ricontattarlo e sembrerebbe disposto a ripassare per Ragusa domattina: vedremo!

Quindi riscendiamo a Ibla dove abbiamo appuntamento con gli amici che avevamo incontrato durante il nostro viaggio in Louisiana dello scorso anno (trovate qui il diario) per cenare insieme alla Trattoria la Bettola (Largo Camerina, 7, 97100 Ragusa RG): in effetti sono andati in pensione e hanno preferito tornare a Comiso, città natale di lei.

Prendiamo del formaggio ragusano panato con miele, caponata, delle bruschettine con pachino e bufala, poi una pasta cacio e pepe versione ragusana, delle polpette al sugo con formaggio ragusano, dei ravioli alla ricotta dolce, un biancomangiare, dei cannoli, una mousse al caramello, mezzo litro di vino bianco e due bottiglie d’acqua (chiaramente il tutto per noi quattro). E insistono a voler pagare loro!

Salutiamo e ringraziamo i nostri amici dandoci appuntamento in Francia la prossima volta e ammiriamo la bellissima Ibla in versione notturna rientrando al B&B prima di metterci a dormire.

Mercoledì 08 Ottobre 2025

Sveglia e ancora un’ottima colazione. Rifacciamo la valigia e avvertiamo Salvo che liberiamo la camera: aspetteremo da qualche parte la telefonata del corriere.

Salvo arriva... con la valigia! Un po’ sporca, ma tutto sommato senza grossi danni, poteva andare peggio! Lo ringraziamo calorosamente perché probabilmente senza di lui la valigia avremmo dovuto recuperarla direttamente rientrando a Parigi! Paghiamo le notti e ripartiamo col cuore più leggero.

In meno di un’ora raggiungiamo Caltagirone: parcheggiamo senza pagare in quanto i parcometri non funzionano, come ci conferma un signore. Facciamo una passeggiata per il paesino, che è famoso per le maioliche: carino, ma siamo qui soprattutto per ammirare la sua bellissima Scalinata di Santa  Maria del Monte, per l’appunto in maiolica. Prima di ripartire ne approfittiamo per prendere qualche oggettino in maiolica.

Un’oretta di strada e arriviamo poco fuori Piazza Armerina alla celeberrima Villa Romana del Casale. Parcheggiamo e cominciamo la visita (17€ a persona che scopriremo poi comprendre altri siti in zona, peccato che nessuno ce l’abbia detto): una meraviglia! Mai visti così tanti mosaici di epoca romana così ben conservati e colorati.

È ora di pranzo e non c’è molta scelta, quindi al Bar Restaurant Imperial (contrada casale, 94015 Piazza Armerina EN) proprio fuori la Villa prendiamo un arancino alla Norma, uno prosciutto e formaggio, una scaccia prosciutto e formaggio, una bottiglia d’acqua e due caffè per 13,50€. Niente di eccezionale e personale un po’ brusco.

Ripartiamo (4€ per quasi tre ore di parcheggio) e in un’ora e mezza circa arriviamo ad Agrigento. Per raggiungere il B&B dove dormiremo le prossime due notti, La casa di Pippo Flora (188€ per le due notti con colazione, wi-fi e parcheggio inclusi prenotato via Booking), si fanno stradine strette ed è in una zona di Agrigento abbastanza isolata. Quando arriviamo ci accoglie Sabina, la gentilissima proprietaria, e la difficoltà per raggiungerlo passa subito: la vista mozzafiato spazia dai templi greci fino al mare. Consigliatissimo!

E finalmente possiamo disfare due valigie!

Seguendo il suggerimento di Sabina andiamo in centro di Agrigento fino al Panificio Dalli Cardillo (Via Atenea, 32, 92100 Agrigento AG): prendiamo tre simil scacce, due cannoli, una birra e un chinotto per 16€. In effetti abbiamo deciso di cenare al B&B per evitare di rifare le stradine la sera tardi: tutto eccellente e con uno strepitoso tramonto sui templi greci. E poi a nanna.

Giovedì 09 Ottobre 2025

Notte tranquilla. Ci svegliamo e ci godiamo la vista mozzafiato facendo una buona colazione.

Poi in circa 30 minuti raggiungiamo la celebre Scala dei Turchi. Parcheggiamo gratuitamente la machina in strada e scendiamo in spiaggia. Se ci si accontenta di ammirarla senza volerci andare sopra non si paga nulla: è veramente magnifica.

Riprendiamo la macchina e in neanche venti minuti siamo alla casa natale di Luigi Pirandello. Parcheggiamo (gratuitamente) e facciamo la visita (6€ a persona) che comprende anche la tomba che ha voluto il grande scrittore premio Nobel per la letteratura. Tutto molto interessante.

Ritorniamo quindi ad Agrigento, ma il ristorante che ci aveva suggerito Sabina è chiuso, quindi andiamo da Capotavola (Viale della Vittoria, 15/17, 92100 Agrigento AG), sulla bella passeggiata panoramica della città: prendiamo un antipasto mediterraneo (cozze gratinate, insalata di mare, frittura di seppioline, bruschette di verdure e polpo e polpettine di pesce), un risotto al salmone e rucola, delle penne allo speck, zucchine e pomodorini, un bicchiere di vino bianco, una bottiglia di acqua frizzante e due caffè per 56,10€. Tutto molto buono.

Poi da Pane e Pani Passarello (Via Cesare Battisti, 18, 92100 Agrigento AG) prendiamo per la cena al B&B (anche stasera) due scacce (ricotta e spinaci e prosciutto e mozzarella) e due tétù (grossi biscotti, uno al limone e uno al cioccolato) per 5€. E paghiamo 1€ per il parcheggio.

Rientriamo al B&B per riposarci un po’ e poi ripartiamo e in neanche 20 minuti siamo alla Valle dei Templi (17€ a persona l’ingresso). Aggiungiamo altri 7€ a persona per visitare anche il Giardino della Kolymbethra: le guide e anche Sabina lo consigliavano vivamente, ma in realtà non ci ha fatto impazzire, secondo noi si può tranquillamente saltare.

La Valle dei Templi invece è splendida e vi consigliamo di visitarla verso il tramonto proprio come abbiamo fatto noi, ancora più magica. Potrete approfittarne in tre versioni differenti: con la luce del giorno, la luce del tramonto e le luci artificiali che illuminano i meravigliosi templi.

Riprendiamo la macchina (4,90€ per un po’ più di tre ore) e rientramo al B&B dove ceniamo con le buone cose prese nel pomeriggio. E poi ci mettiamo a dormire.

Venerdì 10 Ottobre 2025

Sveglia, buona colazione, richiudiamo le valigie e salutiamo la gentilissima Sabina e la sua magnifica casa.

In poco più di un’ora siamo a Sciacca. Parcheggiamo gratuitamente al porto e poi saliamo verso il centro fino alla bella piazza Scandaliato. E poi da lì cominciamo a passeggiare per il centro, ammirando bei palazzi e belle chiese, ma abbiamo l’impressione che sia un po’ lasciata a se stessa, peccato perché avrebbe un gran potenziale (ma comunque è una bella cittadina).

Ci fermiamo poi al Bar del Corso (Corso Vittorio Emanuele, 85, 92019 Sciacca AG) per prendere quattro dolcetti che andiamo a mangiare tranquillamente su una panchina in piazza Scandaliato con vista sul mare. Eccellenti.

Riprendiamo la macchina e in meno di mezzora arriviamo al Tempio di Hera, il B&B dove passeremo la prossima notte a Selinunte: 78,50€ con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi prenotato direttamente sul loro sito. Ci accoglie una gentilissima Angela: la camera è molto grande e carina e si affaccia verso i templi.

In neanche 5 minuti a piedi siamo all’ingresso della zona archeologica di Selinunte: paghiamo 17€ a persona per l’ingresso, altri 14€ a persona per il trenino che porta ai vari siti (molto lontani fra loro) e 3€ per una cartina. Anche qui rimaniamo meravigliati da così tanta bellezza e in più una parte del sito si affaccia direttamente sul bellissimo mare siciliano.

Pranziamo velocemente alla Caffetteria Florio all’interno del parco: un arancino al ragù, uno al prosciutto e mozzarella, una genovese alla crema, una alla ricotta, una bottiglia d’acqua e due caffè per 19,50€. Tutto molto buono.

Rientrando in B&B ci fermiamo al 3G Supermercato (Via Persefone, 49, 91022 Marinella TP) per prendere tre bottiglie d’acqua e dei sacchetti da congelazione per 2,19€. E poi ci riposiamo in camera aspettando l’ora di cena.

Decidiamo di cenare alla Trattoria Casa Mia (Via degli Argonauti, 10, 91022 Marinella TP): prendiamo una caponata di pescespada, un cuscus trapanese di pesce, delle busiate della nonna (con patate, melanzane fritte e pecorino), un parfait alla mandorla, uno al pistacchio, una bottiglia d’acqua e mezzo litro di vino bianco per 69€. Tutto eccellente!

Facciamo una bella passeggiata digestiva fino in riva al mare prima di tornare in camera. Speravamo di poter ammirare i templi illuminati e invece no.

Sabato 11 Ottobre 2025

Sveglia, una buona colazione con prodotti tipici e facciamo check-out con Vincenzo, il proprietario. E poi via.

In un po’ più di un’ora raggiungiamo Segesta dove il parcheggio del sito è gratuito. L’ingresso è di 16€ a persona a cui ne aggiungiamo altri 7€ a persona per una visita guidata del tempio con un’archeologa.

La visita dura un’oretta ed è interessante. Il sito è molto bello e per arrivare al teatro romano c’è un bel dislivello da fare a piedi in circa mezzora (c’è anche una navetta a pagamento per chi vuole).

Riscendiamo e pranziamo al Caffè degli Elimi nel parco: un arancino al ragù, uno al prosciutto, un panino Ercole (con prosciutto crudo, rucola, mozzarella e pomodoro), una cassatella alla crema, una alla ricotta, due caffè e una bottiglia d’acqua per 26€. Tutto buono.

Riprendiamo la macchina e in meno di un’ora siamo a Erice (anche se il GPS ci ha spedito in una strada chiusa...). Prima di arrivare facciamo anche benzina.

Al parcheggio fuori città del B&B ci viene a prendere Flavia che in una decina di minuti fra le strettissime strade di Erice ci porta al B&B dove dormiamo questa notte, Erice pietre antiche: 103,28€ per la notte con la colazione, wi-fi, parcheggio e servizio navetta inclusi prenotato via Booking. Molto bello e tipico.

Facciamo una bella passeggiata fra queste viuzze tipiche e ci innamoriamo immediatamente di questa cittadina arroccata: bei palazzi, belle chiese (2,50€ a persona per visitare il magnifico Duomo), viuzze tipiche e scorci di panorama magnifici.

Prendiamo qualche souvenir e all’Antica Pasticceria da Michele (Via Vittorio Emanuele, 10, 91016 Erice TP) prendiamo un’ottima genovese alla ricotta e una alla crema che ci mangiamo in camera riposandoci.

A cena andiamo al Ristorante Caffè San Rocco (Via F. Guarnotti, 23, 91016 Erice TP): prendiamo una polpetta di cacio e funghi, una terrina di melanzane e bufala, delle busiate alla Norma, delle busiate al pesto di pistacchio e slasiccia, una sbriciolata alla ricotta, un bicchiere di vino rosso e una botiglia d’acqua per 67€. Tutto eccellente.

Una bella passeggiata digestiva ammirando Erice by night, che è quasi deserta, quindi ancora più magica.

Domenica 12 Ottobre 2025

Ci svegliamo e non riusciamo a farci il caffè in camera (a dire il vero più di una presa qui ha dei problemi). Andiamo quindi a fare colazione all’Antica Pasticceria da Michele con un voucher del B&B: due cappuccini, una genovese alla ricotta e una al pistacchio e due bottigliette d’acqua.

Chiudiamo le valigie, lasciamo le chiavi nella cassetta e poi aspettiamo Vincenzo che viene a prenderci per riportarci alla nostra macchina.

Un’oretta e mezza di macchina e raggiungiamo Palermo (per fortuna è domenica e c’è poco traffico) e l’albergo che ci ospiterà per le prossime due notti qui, l’Hotel Politeama: 317,61€ con colazione e wi-fi inclusi prenotato via Expedia. Dobbiamo aggiungere 23€ al giorno per il servizio valet parking per la macchina.

La camera è già pronta, quindi disfiamo le valigie e poi facciamo un primo giro della città: il Teatro Politeama, il Teatro Massimo, Sant’Agostino, il Mercato del Capo e il Palazzo di Giustizia. Per ora non ci ha entusiasmato, ma confidiamo nel seguito.

Ci fermiamo a mangiare qualcosa rapidamente al Bar Pasticceria Ruvolo Rosario (Via Bara All'Olivella, 121, 90133 Palermo PA): una ravazzata al ragù, una schiacciata agli spinaci, un’arancina (a Palermo è al femminile) e una al burro, due genovesi alla crema, una bottiglia d’acqua e due caffè per 24,80€. Buono ma non eccezionale.

Rientriamo poi in hotel a riposarci un po’ prima di affrontare un secondo giro per la città: piazza Olivella, Palazzo Branciforte, Castello a Mare, il Porto, via Cavour, via Roma, via Vittorio Emanuele, Palazzo Butera e altre viuzze del centro. E un bel tramonto in riva al mare. Decisamente meglio.

Rientrando in hotel (incredibile il traffico che c’è stasera in centro: tutto bloccato, così come la folla che passeggia) decidiamo che la cena di stasera sarà un bel gelato, che prendiamo da Bagliori Gelateria Artigianale (Via Filippo Turati, 21, 90139 Palermo PA): una coppetta alla pera e al cuneese al rum e una alla pesca e limone di Sicilia per 7€. Molto buone.

Andiamo a dormire stanchi dalla giornata intensa.

Lunedì 13 Ottobre 2025

La notte passa abbastanza tranquilla, anche se siamo in pieno centro. Scendiamo a fare colazione con un ricchissimo buffet (uno dei migliori che abbiamo mai provato) e con personale molto gentile (come anche alla reception).

Ripartiamo alla scoperta della città arrivando al Palazzo dei Normanni, sede del Consiglio Regionale Siciliano: paghiamo 19€ a persona e cominciamo la visita, il cui culmine è la strabiliante Cappella Palatina! Molto belli anche gli Appartamenti Reali e i giardini. Il biglietto include anche una bella e interessante mostra del fotografo Elliott Erwitt.

Poi arriviamo al celebre Mercato di Ballarò molto colorato. Visitiamo in seguito la bella Cattedrale di Palermo (notevoli soprattutto le sue facciate). E poi la bellissima Chiesa della Martorana (2€ a persona) e l’altrettanto bella San Cataldo (1,50€ a persona).

Proprio di fronte visitiamo la chiesa e il monastero di Santa Caterina di Alessandria (10€ a persona): molto bello anche questo. Saltiamo purtroppo la tappa della pasticceria al suo interno perché c’è una fila enorme.

Attraversiamo la bella piazza Pretoria con la Fontana Pretoria per arrivare ai Quattro Canti (carini). È ora di pranzo quindi ci fermiamo da Retrobottega di Prezzemolo & Vitale - Quattro Canti (Via Vittorio Emanuele, 293, 90133 Palermo PA): prendiamo uno sfincione rosso, due porzioni di anelletti alla Norma al forno, un bicchiere di vino bianco, uno di vino rosso, una bottiglia d’acqua e due caffè per 57€. Tutto molto buono ma gli anelletti erano tiepidi e molto dopo ci siamo accorti che invece di un bicchiere di vino rosso ci hanno addebitato una bottiglia!

Dopodiché vaghiamo ancora un po’ per Palermo e le sue colorate strade fino ad arrivare al Mercato della Vucciria, che essendo pomeriggio è quasi del tutto chiuso.

Prima di rientrare in hotel a riposarci ci fermiamo da Spinnato Politeama (P.za Castelnuovo, 16, 90141 Palermo PA) per prendere una banana di Martorana, un cannolo alla ricotta e una mini-cassata per 10,40€ che ci gustiamo in camera: eccellenti.

Usciamo di nuovo per goderci la città di sera, molto bella e illuminata. E anche stasera la nostra cena sarà un gelato, questa volta da Cappadonia Gelati (Via Vittorio Emanuele, 401, 90134 Palermo PA): due coppette ci cioccolato fondente e pistacchio per 7€. Molto buone.

Piano piano rientriamo in hotel per andare a dormire. E questa seconda giornata a Palermo ci ha fatto decisamente innamorare anche di questa città.

Martedì 14 Ottobre 2025

Sveglia e ancora un’ottima e abbondante colazione a buffet in hotel. Poi chiudiamo le valigie e recuperiamo la macchina (e paghiamo i 46€ per le due notti).

In poco più di mezzora siamo a Monreale. Parcheggiamo e in pochi minuti siamo alla Cattedrale. Paghiamo 10€ a persona per entrare: un’altra meraviglia, con la possibilità anche di salire sul tetto. E poi pagando altri 8€ a persona accediamo allo splendido chiostro. Peccato che il biglietto combinato non esista più!

Ritornando al parcheggio prendiamo qualche souvenir. Paghiamo 6€ per due ore di stazionamento e poi partiamo.

Un’ora e mezza circa di strada e siamo a Cefalù dove ci aspetta Eleonora per darci le chiavi dell’appartamento dove passeremo questa notte qui, La Tortora: 84€ per la notte con parcheggio e wi-fi inclusi prenotato via Booking. L’appartamento è molto bello, ben arredato e con tutto quello che serve, inclusa la lavatrice, che sfruttiamo immediatamente!

Poi scendiamo fino in riva al mare e proprio all’inizio del centro storico ci fermiamo da Cannolì (Via Bagni Cicerone, 17bis, 90015 Cefalù PA) dove prendiamo due brioche con gelato e due caffè per 12,70€: ottime e sarà il nostro pranzo.

Passeggiamo per il centro di questa cittadina che è veramentre meravigliosa. Entriamo nella bella Cattedrale e per 10€ facciamo il percorso rosso che permette di accedere in più punti della chiesa, della sacrestia e del piccolo museo (ma non sulle torri).

Rientrando, sul lungomare incontriamo per caso un nostro ex collega che scopriamo essere di Cefalù (anche se vive vicino Parigi come noi) e che avevamo già incontrato per caso all’aeroporto di Cancún lo scorso anno (trovate qui il diario)! Com’è piccolo il mondo...

Ci fermiamo poi da Gourmet Decò (Via Giuseppe Vazzana, 3, 90015 Cefalù PA) per prendere qualcosa per la cena di stasera e la colazione di domattina: melanzane e zucchine grigliate e una barchetta di pasta ai pomodorini e frutti di mare al banco della rosticceria e poi una focaccia alle olive, della frutta a pezzi, due yogurt, un chinotto, una birra e due bottiglie d’acqua per 18,12€.

Rientriamo a casa e ceniamo con la pasta, la focaccia e le verdure, tutto molto buono.

Riusciamo per goderci Cefalù by night: ancora più bella perché con meno tutristi. Da Cannolì prendiamo due eccellenti cannoli, uno alla ricotta e l’altro al pistacchio per 6,50€. E poi rientriamo velocemente a casa perché si sta avvicinando minacciosamente un temporale.

Mentre stiriamo un po’ delle cose lavate (soprattutto per finire di asciugarle) si scatena il diluvio che continua anche dopo esserci messi a dormire.

Mercoledì 15 Ottobre 2025

Ci svegliamo e facciamo colazione in appartamento con quello preso ieri sera al supermercato. Poi richiudiamo le valigie, lasciamo le chiavi in casa come indicato da Eleonora e lasciamo la splendida Cefalù.

Circa due ore e mezza di strada e siamo a Catania. Arriviamo fin davanti all’albergo che ci ospiterà per le prossime due notti, l’Hotel Villa Romeo: 280€ per le due notti con colazione e wi-fi inclusi prenotato sul loro sito. Avremmo dovuto pagare 10€ a notte per il parcheggio ma arrivando la strada è chiusa in quanto una parte del cornicione del palazzo di fronte è crollata stanotte, quindi non si può accedere al garage: ci dicono di lasciare la macchina accanto all’ingresso, tanto è sicuro perché ci sono le telecamere di sorveglianza (e ci risparmiamo quindi 20€).

La camera ancora non è pronta, lasciamo le nostre valigie e facciamo quindi un primo giro in città. Arriviamo fino a piazza Duomo con la bellissima Cattedrale che riusciamo a visitare prima che chiuda per pranzo (sappiate che qui in Sicilia la maggior parte delle chiese chiude all’ora di pranzo, alcune fino a quattro ore di pausa). E proprio nel bel mezzo della piazza c’è il simbolo della città: la celeberrima Fontana dell’Elefante, molto bella.

Poi anche la bella piazza dell’Università con i due bei palazzi per l’appunto dell’Università che vi si affacciano.

Una collega catanese ci aveva parlato di Prestipino Duomo (Piazza del Duomo, 1, 95124 Catania CT) dove decidiamo di fermarci per pranzare: prendiamo una cartocciata ai funghi, della pasta al forno, del pesce spada con patate, una bottiglia d’acqua e una birra per 28,50€. Tutto molto buono.

Da Don Peppinu (Via Etnea, 20, 95131 Catania CT) prendiamo un cannolo metà ricotta e metà pistacchio, una mini cassata e due caffè per 12,30€. Eccellenti.

Rientriamo in hotel e la camera è pronta: ampia, pulita e un po’ tutto l’hotel è arredato in puro “stile Gattopardo”. Tutto sommato molto carino, peccato che l’esterno necessiterebbe di un bel restauro (a dire il vero è un po’ l’impressione generale che abbiamo avuto in questo primo giro anche per Catania).

Disfiamo le valigie e ci riposiamo, mentre fuori ogni tanto piove. Quindi ripartiamo per un altro giro in città.

Facciamo via San Giuliano fino ai Quattro Canti (ma quelli di Palermo sono più belli) passando anche davanti al Tatro Bellini nell’omonima piazza. E poi ci facciamo tutta la bella via Etnea (ecco, è proprio un peccato che il resto della città non sia messo a posto come questa via: diventerebbe magnifica) passando per l’Anfiteatro Romano e fino alla bella Villa Bellini.

Poi mentre compriamo dei souvenir ci rendiamo conto che all’orizzonte sta arrivando un temporale con fulmini enormi, quindi al Bar Bifour (Via Vittorio Emanuele II, n186, 95100 Catania CT) prendiamo al volo un arancino alla Norma (qui sono di nuovo al maschile), uno al burro, un cannolo alla ricotta, un chinotto e una birra per 14€. Rientriamo rapidamente in hotel dove mangiamo tranquillamente la cena (tutto buono) prima di metterci a dormire (e alla fine neanche piove!).

Giovedì 16 Ottobre 2025

Ci svegliamo e facciamo una buona colazione in hotel.

Piove stamattina, ma usciamo lo stesso con gli ombrelli aperti e arriviamo al Mercato del Pesce: molto caratteristico.

Poi alle 10,00 facciamo la visita guidata di Palazzo Biscari (10€ a persona): e scopriamo che la nostra guida è proprio uno dei proprietari del palazzo, quindi la visita diventa ancora più interessante in quanto lui è simpaticissimo e ci racconta molti aneddoti della sua famiglia legati al palazzo (che è molto bello).

Nel frattempo per fortuna smette di piovere e andiamo a piedi fino al Castello Ursino, che ammiriamo solo dall’esterno in quanto è chiuso per restauro. Poi passiamo davanti la casa natale di Giovanni Verga, ma anche questa è chiusa per restauro. E ammiriamo la bella via dei Crociferi con le sue belle chiese, entrando dentro San Francesco Borgia e poi San Giuliano (5€ a persona per visitare anche la scarestia e salire sul campanile).

Andiamo a pranzare, seguendo le indicazioni di un’altra nostra collega, da Sicilia in Bocca (Piazza Pietro Lupo, 16, 95131 Catania CT): prendiamo un antipasto misto marinato (polpo, pescespada, gamberetti e alici), dei ravioli di cernia al sugo di pescespada, delle pennette alla catanese (crema di piselli, sugo di alici e mollica tostata), una sarda a beccafico, una mimosa all’ananas, dello zibibbo con biscotti (offerto), mezzo litro di vino bianco, una bottiglia d’acqua e due caffè per 70€. Eccellente.

Rientriamo in hotel per riposarci un po’ e poi riusciamo e andiamo alle Ciminiere, ex grande stabilimento industriale riconvertito in polo culturale con qualche museo, fiera e ristoranti: interessante. Purtroppo la zona intorno non è proprio bella....

Poi andiamo fino alla chiesa di San Nicolò e il bel Convento dei Benedettini, che attualmente è sede dell’Università.

È ora di cena e seguiamo ancora i suggerimenti della collega che ci aveva consigliato il ristorante del pranzo andando da mm street food (Via Pardo, 26, 95121 Catania CT): prendiamo un fish burger al tonno, un hot-dog di tonno, una Birra dello Stretto e un bicchiere di prosecco per 32€. Tutto ottimo.

Approfittiamo poi di una bella Catania di notte e da Don Peppinu prendiamo una coppetta di gelato al cioccolato di Modica e alla ricotta per 3,80€: eccellente.

Rientriamo tranquillamente in hotel per passare la notte.

Venerdì 17 Ottobre 2025

Sveglia, colazione, chiudiamo le valigie e partiamo.

In poco più di mezzora siamo ad Acireale dove passeremo le prossime (e ultime) due notti al Best Western Hotel Santa Caterina: 246,50€ con colazione, parcheggio e wi-fi inclusi prenotato direttamente sul loro sito. La camera chiaramente non è ancora pronta ma a noi interessava soprattutto lasciare le valigie.

Ancora un’oretta di strada e siamo alla base della Funivia dell’Etna. In effetti abbiamo anticipato a oggi l’escursione sull’Etna in quanto domani (come avevamo previsto inizialmente) non sembra essere una bella giornata al contrario di oggi.

Paghiamo 52€ a persona per la funivia utilizzando l’applicazione, c’è un po’ di fila, ma per fortuna scorre. Aspettando delle nuvole basse avvolgono la base della funivia (poco più di 1.900mt) e ci chiediamo se in alto (l’arrivo è a 2.500mt) le cose cambieranno.

Saliamo nella cabina e in una decina di minuti siamo in alto. Già poco dopo la partenza le nuvole scompaiono e lasciano il posto a un paesaggio incredibile: brullo, nero di lava, senza ombra di vegetazione, quasi lunare!

Una volta scesi dalla fiunivia chi vuole può pagare altri 30€ a persona per salire su dei mini bus 4X4 che portano fino a 3.000mt. Noi non li abbiamo presi.

Qui in alto il sole brilla e il contrasto fra il terreno nero di lava e il cielo blu è ancora più impressionante. Il terreno è composto da sassolini di lava e ogni tanto si scoprono delle piantine con dei fiorellini che riescono a vivere qui, la forza della natura ci sorprende sempre. Come impressionante è il numero di coccinelle che ci sono: mai viste così tante insieme!

Ci incamminiamo comunque verso l’alto scoprendo a ogni passo panorami meravigliosi e incredibili. Con un po’ di sforzo saliamo in cima al cratere Escrivà: veramente emozionante. E poi facciamo ancora qualche passeggiata immersi in questo paesaggio surreale.

Camminare (e soprattutto salire) su questa sorta di ghiaia è un po’ come camminare sulla sabbia: abbastanza faticoso. Ma poi i panorami ti fanno scordare la fatica.

Riprendiamo quindi la funivia che ci riporta in basso sempre in una decina di minuti. Qui ci sono ancora le nuvole che avvolgono il paesaggio: siamo stati veramente fortunati di aver avuto in alto bel tempo.

È ora di pranzo, quindi andiamo al Rifugio Sapienza (Piazzale Rifugio Sapienza, 95030 Nicolosi CT) e prendiamo un tris di arancini in antipasto (caliceddi e salsiccia, pistacchio e caponata), dei maccheroni siciliani al ragù di suino di Sicilia, dei maccheroni siciliani alla salsiccia, funghi, pangrattato e caliceddi, una bottiglia d’acqua e due caffè per 57€. Tutto ottimo.

Prendiamo qualche souvenir, paghiamo il parcheggio (5€ per un po’ più di tre ore) e in un’oretta siamo in hotel, che è molto bello. La nostra camera dà sul giardino... peccato le zanzare tigre! Disfiamo le valigie e ci riposiamo un po’.

Andiamo a piedi a visitare il centro di Acireale: la bellissima Basilica Collegiata di San Sebastiano, piazza Duomo con l’altrettanto bella Basilica Collegiata dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e chiaramente la bella Basilica Cattedrale Maria Santissima Annunziata (paghiamo 2,50€ a persona per salire sulle torri campanarie) e poi arriviamo fino alla suggestiva Villa Belvedere.

Ci fermiamo da Supermercati Decò (Via Vittorio Emanuele II, 180, 95024 Acireale CT) per prendere tre bottigliette d’acqua per 0,57€.

Rientriamo tranquillamente in hotel per andare a cena nel suo ristorante, il Ristorante Pizzeria Aquadelferro (Via Santa Caterina, 42, 95024 Acireale CT): una pizza regina (bufala, pomodoro e basilico), una acqua del ferro (salame piccante, olive, bufala, ciliegini gialli e basilico), uno zuccotto, un parfait alle mandorle, una birra, un chinotto e una bottiglia d’acqua per 53€. Tutto molto buono.

Dopodiché torniamo in camera per passare la notte.

Sabato 18 Ottobre 2025

Sveglia e ottima colazione a buffet.

Prendiamo la macchina e in un’oretta seguendo la costa arriviamo a Taormina, dove parcheggiamo nel Parcheggio Porta Catania.

Attraversiamo abbastanza rapidamente tutta la cittadina lungo corso Umberto per arrivare al Teatro Greco (25€ a persona con audioguida inclusa): visita molto bella, teatro magnifico e scorci panoramici mozzafiato! Ogni tanto scende qualche goccetta di pioggia, ma è sufficiente il cappuccio senza dover aprire gli ombrelli.

Rifacciamo quindi tranquillamente il corso ammirando bei vicoletti che si aprono ai suoi lati e belle chiese, a cominciare dal Duomo o la chiesa di San Giuseppe che si affaccia sulla suggestiva piazza IX Aprile con un panorama magnifico.

E poi qualche bel palazzo come il Palazzo Duchi di Santo Stefano o il convento di San Domenico, che è stato trasformato in hotel di lusso dove è stata girata la seconda stagione di The White Lotus. Ancora una volta ogni tanto scende qualche goccetta di pioggia ma senza necessità di aprire l’ombrello.

Si è fatta ora di pranzo e mangiare qui risulta abbastanza difficile, più che altro visti i prezzi esorbitanti dei ristoranti, quindi seguendo anche le preziose indicazioni della Routard (su questo punto è imbattibile) andiamo a mangiare alla Rosticceria da Cristina (Via Strabone, 2, 98039 Taormina ME), che oltre ad avere il classico banco da asporto ha anche una sala con qualche tavolo e per fortuna ce ne è ancora uno libero. Prendiamo un arancino al burro, una porzione di gnocchi alla zucca, burrata e guanciale, una di pasta al forno con ragù, piselli, prosciutto cotto, uovo sodo e altro, una bottiglia d’acqua e due caffè per 37,50€. Tutto ottimo e abbondante. E il locale è perennemente preso d’assalto visti i prezzi “umani”.

Facciamo un’ultima passeggiata sul corso e da Sicilian Food No Food Restaurant Bar (Corso Umberto, 141, 98039 Taormina ME) prendiamo un cannolo alla ricotta e una sorta di amaretto gigante per 7€.

Ritorniamo al parcheggio (13€ per circa cinque ore di stazionamento) e ripartiamo rientrando in un’oretta in hotel dove in camera ci facciamo un tè e ci mangiamo i dolcetti presi a Taormina (ecco forse l’unica volta in tutto il viaggio in cui non abbiamo mangiato molto bene). E poi ci riposiamo aspettando ora di cena.

Cena che facciamo nuovamente al ristorante dell’hotel, il Ristorante Pizzeria Aquadelferro: prendiamo delle verdure pastellate, degli involtini di pescespada con tuma, un sorbetto al limone, uno “sapori di Sicilia” (mandorla, pistacchio e arancia), una bottiglia d’acqua e due calici di vino bianco per 69,50€. Tutto molto buono.

E poi a nanna per l’ultima notte siciliana di queste vacanze.

Domenica 19 Ottobre 2025

Sveglia seguita dall’ottima colazione a buffet e poi richiudiamo le valigie e ripartiamo salutando le simpaticissime e gentilissime receptionist dell’hotel.

In pochi minuti siamo ad Aci Trezza, ma non si capisce come arrivare in riva al mare, quindi continuiamo fino ad arrivare ad Aci Castello dove parcheggiamo gratuitamente la macchina visto che la domenica non si paga.

Aci Castello è molto carina, dominata come dice il nome dall’imponente Castello costruito direttamente sulla falesia. E si ammirano anche in lontananza i bei faraglioni di Aci Trezza.

Riprendiamo la macchina e in poco più di un’ora arriviamo a Militello in Val di Catania. Parcheggiamo ancora gratuitamente e cominciamo a passeggiare in questo bel paesino, con il barocco che anche qui la fa da padrone.

Visitiamo le bellissime chiese del Santuario di Santa Maria della Stella e la Chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore. Ammiriamo poi il bellissimo Comune e scendiamo fino a Santa Maria la Vetere dove ci sono anche le vestigia di una chiesa rupestre.

È ora di pranzo e andiamo da U Pacha (Via Donna Giovanna D'Austria, 43, 95043 Militello In Val di Catania CT): prendiamo un antipasto casareccio (caponata, verdure, salumi, formaggio e olive), dei tagliolini al pescespada, delle casarecce al ragù di verdure e finocchietto, una bottiglia d’acqua, una birra dello Stretto e due caffè per 46€. Tutto molto buono.

Andiamo poi fino alla Villa Comunale dove ci sediamo su una panchina a goderci un po’ di sole prima di recuperare la macchina e ripartire.

In un’oretta siamo all’aeroporto (facendo il pieno subito prima di arrivare): lasciamo rapidamente la nostra Taigo e andiamo al terminal. Dobbiamo aspettare per poter imbarcare le valigie e da Zagarà (Via Fontanarossa, 95121 Catania CT) prendiamo per 9,80€ gli ultimi due cannoli alla ricotta: molto buoni, ma prezzo da aeroporto, cioè eccessivo.

Poi facciamo un po’ di fila per imbarcare le valigie. Controllo sicurezza rapido. Aspettiamo l’imbarco: il Terminal C di Catania è poco più di un hangar con quasi nulla... Arriva il momento dell’imbarco che è un po’ caotico, come spesso ci è successo quando viaggiamo con Transavia.

Alla fine decolliamo con una decina di minuti di ritardo alle 20,00. Dopo circa due ore e mezza di volo tranquillo il comandante ci comunica che c’è molto traffico a Orly, quindi invece di atterrare con dieci minuti d’anticipo come sembrava atterriamo con dieci minuti di ritardo alle 22,55!

Le valigie questa volta arrivano abbastanza rapidamente e soprattutto arrivano entrambe! Hayate è lì che ci aspetta e in poco più di mezzora siamo a casa (130€ per i due tragitti).

E anche queste splendide vacanze siciliane sono finite.

Abbiamo scoperto una regione italiana che non conoscevamo se non per “fama”, fama che si è rivelata più che giustificata: monumenti che ci hanno meravigliato (dai reperti di epoca greca e romana, ai mosaici bizantini e tutto il periodo barocco), scorci panoramici da lasciarci senza fiato (l’Etna, Erice, Cefalù e Taormina su tutti), una cucina eccellente e generosa (i chili in più lo dimostrano abbondantemente) e persone gentilissime, sorridenti e sempre disponibili.

Insomma non possiamo che dire del bene di questa regione (malgrado qualche contraddizione) e vi consigliamo vivamente un bel viaggio da queste parti. La prossima volta faremo anche un po’ di mare, visto che questa volta ci è mancato il tempo materiale per poterne approfittare.

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