Vilnius - Novembre 2019

10.12.2019 18:13

E dopo Riga (e la Lettonia) e Tallinn (e l’Estonia) è venuto il turno di Vilnius (e la Lituania) per completare la nostra scoperta delle meravigliose Repubbliche Baltiche. Come per Tallinn abbiamo però dovuto aspettare di avere tre giorni consecutivi in quanto voli diretti a orari decenti da Parigi (dove abitiamo) non ce ne sono. E l’occasione è stato il ponte dell’11 novembre (festivo in Francia).

La prima cosa che abbiamo prenotato sono stati come sempre i voli: sul sito di Lufthansa abbiamo trovato l’andata via Vienna (con Austrian Airlines) e il ritorno via Francoforte a 241,52€ per noi due con i soli bagagli a mano.

E come sempre dopo i voli siamo passati alla prenotazione dell’hotel, chiaramente (per chi ci conosce) con Expedia. L’albergo che abbiamo scelto è il Centro Kubas Angel: 124,18€ per le due notti con la colazione e il wi-fi inclusi.

Per quanto riguarda le guide avevamo con noi la Routard sulle Repubbliche Baltiche e la Cartoville di Vilnius. Anche questa volta sono state utili entrambe (ma in francese).

La Lituania, così come la Lettonia e l’Estonia, ha adottato l’Euro e fa parte della zona Schengen: quindi niente cambio di soldi ne dogana arrivando o partendo!

Anche questa volta la nostra amica (nonché collega di lavoro) con cui facciamo spesso dei viaggi si è unita a noi per questo speciale week-end!

E poi il giorno della partenza è arrivato! Il primo volo, malgrado l’aereo fosse già a Parigi, è partito con circa 15 minuti di ritardo, quindi verso le 7,20 della mattina arrivando a Vienna con circa 20 minuti di ritardo. Alla base avevamo solo 55 minuti per il transfert che si sono ridotti a 35 e poi anche a meno in quanto l’aereo si è fermato in mezzo alle piste, quindi per raggiungere l’aeroporto abbiamo dovuto aspettare il bus... Comunque un po’ di corsa ma ce l’abbiamo fatta. L’aereo per Vilnius è stato puntuale arrivando alle 12,45 (la Lituania ha un’ora in più rispetto a noi).

Anche in questo caso l’aeroporto dista pochi kilometri dal centro cittadino che si raggiunge facilmente con il bus numero 88 in circa 20 minuti (1€ il costo del biglietto se fatto prima, 2€ sul bus stesso).

Il bus ci lascia proprio vicino la celebre Porta dell’Aurora, uno dei simboli cattolici più importanti di questa città. Da qui a piedi in meno di 10 minuti raggiungiamo il nostro albergo che è in una bellissima e tranquilla via del vecchio Ghetto. L’albergo è molto bello all’esterno e anche nelle zone comuni. Le camere sono pronte e la nostra è situata all’ultimo piano con vista sui tetti della città. Così come a Riga e Tallinn le camere sono pulite e spaziose, ma i mobili un po’ vecchiotti.

Sono passate le 14,00 quindi appena disfatte le valigie usciamo alla ricerca di un ristorante per pranzare, con la speranza che i prezzi siano più vicini a quelli di Riga che non a quelli di Tallinn... Alla fine non molto lontano dall’albergo verso la Porta dell’Aurora c’è l’Etno Dvaras (Aušros Vartų g. 2, Vilnius 01303) che propone cucina tipica lituana. Dopo pochi minuti d’attesa (scopriamo che i Lituani mangiano a qualsiasi ora e praticamente i ristoranti sono sempre pieni o quasi...) ci sediamo e ordiniamo: prendiamo tre zuppe, due porzioni dei celebri cepelinai, due di spianatine di patate (una con salmone e una con bacon), due birre, una bottiglia d’acqua e due caffé per 45,20€ (in tre)! Decisamente i prezzi sono più vicini a quelli di Riga (per fortuna!).

Finito il pranzo cominciamo la scoperta di questa affascinante città. Così come Riga (per l’art nouveau) e Tallinn (per la città medievale) anche il centro storico di Vilnius è patrimonio mondiale dell’UNESCO: per il valore del barocco. Barocco che si sublima nelle sue tantissime chiese.

Torniamo rapidamente alla Porta dell’Aurora che ospita una riproduzione lignea di una Madonna nera molto amata dai Lituani, tanto che quando passano sotto la Porta si fanno il segno della croce. Poi in rapida sequenza visitiamo l’adiacente chiesa di Santa Teresa e quella Ortodossa di Santo Spirito e la piazza del vecchio municipio (trasformato in palazzo per le esposizioni temporanee). E poi giù per la Pilies, lunga e bella via che porta fino alla Cattedrale, ricca di altri bei palazzi e chiese (sia cattoliche sia ortodosse).

Quando arriviamo alla Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao si è fatta sera. La Cattedrale è bianca con il campanile staccato e sorge in un’ampia piazza completata dal bellissimo Palazzo dei Duchi di Lituania. E di sera è ancora più bella perché illuminata in maniera eccellente.

Rientriamo in albergo per riposarci un po’ prima di cena. Per cena andiamo in un ristorante un po’ lontano ma che sembra ben quotato, il Bernelių Užeiga (Gedimino pr. 19, A. Vienuolio g. 1, Vilnius 01103) che raggiungiamo in circa 15 minuti a piedi attraverso le belle strade e stradine di questa città.

Quando entriamo ci dicono che dopo mezz’ora ci sarà della musica dal vivo, quindi un supplemento di 3€ a persona. Decidiamo comunque di restare, sperando che la musica ci piaccia. Nel frattempo ordiniamo una variante dei cepelinai, questa volta aperti e gratinati, un piatto di polpette e uno di arrosto di maile più due birre e una bibita per 39,20€, in tre e inclusi i 9€ per il concerto! Concerto che alla fine si rivela anche gradevole, alternando musica lituana (che ci fa pensare all’Eurovision Song Contest) e musica occidentale, soprattutto anni 80. Insomma una bella serata!

Finita la cena rientriamo con calma verso il nostro albergo per passare la notte. Notte che passa tranquillamente, ma purtroppo comincia a piovere... Una volta svegli scendiamo nella sala per le colazioni dove la scelta è abbastanza ampia, con prodotti salati e dolci, caldi e freddi e anche qualcosa di locale.

Finita la colazione (e purtoppo sotto la pioggia) ripartiamo alla scoperta di questa bella città. Per prima cosa attraverso le sue stradine arriviamo a un altro suo simbolo: la bellissima (soprattutto all’esterno) chiesa di Santa Anna con quella vicina di San Francesco d’Assisi.

Poi facciamo una lunga passeggiata fino alla stupenda chiesa dei Santi Pietro e Paolo: in questo caso l’esterno risulta un po’ anonimo, ma una volta entrati si resta a bocca aperta! In effetti l’interno è il trionfo del barocco, ma non un barocco pesante ma completamente bianco e tutto in leggerezza, sembra quasi pizzo ricamato!

Torniamo in centro e cerchiamo un ristorante dove pranzare e alla fine torniamo in uno della catena Etno Dvaras (Pilies g. 16, Vilnius 01123) sulla Pilies: prendiamo dei ravioli che ricordano i pieroghi polacchi, dei cepelinai, delle spianatine di patate, il sakotis (dolce a forma di albero), una specie di salame di cioccolata e mandorle, due birre e una bottiglia d’acqua per 38,40€ in tre.

Nel pomeriggio continuiamo la nostra scoperta della città, sempre sotto la pioggia, dedicandoci alla visita del Grande e del Piccolo Ghetto (dove c’è anche il nostro albergo), o quel che ne resta: in effetti, come la Polonia, durante la Seconda Guerra Mondiale la comunità ebraica (importante e numerosa) è stata praticamente sterminata.

Poi arriviamo a piedi alla piazza della Cattedrale per ammirarla di giorno: sempre bella. E dalla piazza con il Palazzo dei Duchi si vedono due colline che la sovrastano: una con tre croci bianche e una con una bella torre.

Prima di rientrare in hotel per riposarci un po’ passiamo in un supermercato Rimi (Didžioji g. 28, Vilnius 01128) per fare un po’ di scorta d’acqua e soprattutto della ciocccolata Pergale, tipica della Lituania.

Per cena scendiamo lungo la Pilies e alla fine entriamo da Pilies Katpedele Restaurant (Pilies g. 8, Vilnius 01124): prendiamo due mezze porzioni di cepelinai (in quanto il cameriere gentilmente ci dice che i loro sono extralarge), uno di specie di grossi gnocchi, un altro sakotis intero più due birre e un bicchiere di vino, spendendo in tutto (e in tre) 27,20€! E tutto ot timo!

Poi dopo un rapido giro per ammirare questa città che di sera diventa ancora più bella torniamo in hotel per passare la seconda e ultima notte.

Passata la notte e fatta l’ottima colazione, liberiamo le camere e lasciamo le valigie al deposito bagagli dell’hotel.

In pochi minuti (per fortuna questa notte ha smesso di piovere) raggiungiamo il bel Palazzo Presidenziale e la sua dirimpettaia: l’Università di Vilnius (Universiteto g. 7, Vilnius 01122). Paghiamo un biglietto di soli 1,50€ e accediamo alla bella università dove visitiamo molte belle corti e soprattutto il Centro Studi Lituano con i suoi magnifichi affreschi e la bella chiesa di San Giovanni. Peccato che la biblioteca oggi non si possa visitare.

Usciti dall’Università decidiamo di andare a visitare una curiosità di questa città: una repubblica al suo interno, quella di Uzupis, poco lontano dal centro! In effetti è una zona dove ci si rifugiarono artisti alternativi cercando di abbellire a modo loro questo quartiere e rendendolo un po’ differente (un po’ come Christiania a Copenaghen dove siamo stati qualche anno fa).

Dopodiché torniamo in hotel, recuperiamo le valigie e andiamo alla fermata del bus 88 che in circa 20 minuti ci riporta in aeroporto. Pranziamo in aeroporto, un po’ delusi dal fatto che non ci sia neanche un ristorante che propone i cepelinai, quindi alla fine da Subway prendiamo due panini e una bottiglia d’acqua per 10€.

L’aereo per Francoforte è puntuale, così come quello che ci riporta a Parigi dove arriviamo verso le 18,30 terminando così questo week-end lituano.

Vilnius ci ha lasciato un bellissimo ricordo: una città viva e bella, con persone sorridenti (che parlano molto bene inglese) e una cucina saporita. Sicuramente un sentimento diverso da Tallinn dove, malgrado la bellezza della città, tutto sembrava quasi finto.

E malgrado la pioggia ci abbia accompagnato per tutta la seconda giornata non abbiamo neanche sofferto il freddo, anzi le temperature erano più o meno quelle che avevamo a Parigi.

Insomma Vilnius è una capitale ancora poco conosciuta ma che noi vi consigliamo vivamente di mettere sulla vostra lista per passare un bel week-end nenache troppo caro!

 

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